I parenti delle vittime del Covid portano la loro battaglia per la verità in Europa. La Corte europea per i diritti dell’uomo (Cedu) ha giudicato ammissibile il ricorso presentato dall’associazione #SereniSempreUniti, che rappresenta una quarantina di familiari, in gran parte di Bergamo e Brescia. Lo rivela La Verità, spiegando che la cancelliera dell’organo giurisdizionale internazionale ha precisato che tale ricorso «sarà portato all’esame della Corte prima possibile, sulla base dei documenti e delle informazioni fornite». Quindi, la gestione della pandemia da parte delle autorità italiane, Cts compreso, sarà valutata dalla Cedu, che dovrà capire se sono stati violati i diritti dei cittadini.



Il primo passo compiuto è di natura procedurale, non di merito, verso una possibile indagine sull’Italia al tempo del Covid. Ora si tratterà di capire se errori e carenze organizzative siano giustificabili in nome dell’emergenza. Di sicuro è un primo risultato per l‘associazione, visto che in Italia fioccano le archiviazioni. «Siamo sempre stati convinti della fondatezza del ricorso viste le responsabilità portate alla luce dal lavoro della Procura di Bergamo. Nonostante i tribunali abbiano continuato ad archiviare le posizioni di politici e tecnici, noi continuiamo a lottare per restituire dignità e giustizia ai nostri cari», il commento del direttivo, riportato dal quotidiano.



I PARENTI DELLE VITTIME COVID CHIEDONO VERITÀ SULLA “STRAGE ITALIANA”

Quella che i parenti delle vittime Covid definiscono «strage italiana», per l’associazione, «non può essere archiviata come una fatalità o giustificata come un evento straordinario». Il ricorso, che arriva dopo l’archiviazione del tribunale dei ministri di Brescia degli indagati dalla procura di Bergamo per i reati di epidemia colposa omissiva e omicidio colposo plurimo, era stato presentato nei mesi scorsi da un team di legali che da quasi quattro anni segue i familiari sia a livello penale sia civile ed è formato da Consuelo Locati, Luca Berni, Giovanni Benedetto, Piero Pasini, Alessandro Pedone, Giulio Lana e Alessio Sangiorgi.



Dopo aver esaminato migliaia di documenti e decine di testimonianze, i legali hanno riscontrato gli estremi per contestare una violazione dei diritti dell’uomo. L’iter alla Cedu, secondo La Verità, avrà riflessi anche sulla politica italiana e sull’attività del governo Meloni, anche per quanto riguarda la preparazione del nuovo piano pandemico e il funzionamento del ministero della Salute, guidato da Orazio Schillaci all’insegna della massima prudenza. Ma la chiarezza passa anche dal Parlamento: la commissione Affari sociali della Camera ha approvato a maggioranza l’istituzione di una commissione parlamentare sul Covid.