David Parenzo non perde occasione per attaccare Gianfranco Vessuto, visto che era ospite come lui di DiMartedì su La7. Il giornalista se l’è presa con il collega, che è direttore di Russia News, rinfacciandogli alcune dichiarazioni rese in queste settimane in cui si consuma la guerra della Russia in Ucraina.
“Io penso che il consenso di Putin nella sua nazione è forte, è aumentato, questo è fuori dubbio. Per quanto riguarda il discorso di Bersani, sono d’accordo: va perseguita la pace, ma come? Perché non si fa un referendum chiedendo a questi popoli di scegliere con chi stare, sarebbe la cosa più democratica. Sono rimasti in pochi? Molti sono stati salvati in Russia. Non credo proprio che la Russia si fermerà, anzi ci sarà una escalation più forte“, ha esordito Vessuto. La parola è quindi passata a David Parenzo, che ha subito attaccato il collega. “Ho letto alcune cose che ha pubblicato, alcune mi hanno colpito. Alcuni giorni fa ha pubblicato un articolo in cui diceva che gli ucraini sono satanisti“.
PARENZO VS VESSUTO “PUBBLICA FOLLIE…”
“Sono cose che abbiamo sentito nella propaganda di Putin, quindi adesso che lei proponga un referendum…“, ha proseguito David Parenzo a DiMartedì. Gianfranco Vessuto dal canto suo ha spiegato che Russia News pubblica le notizie che circolano. “Io mi vergognerei un po’“, ha attaccato Parenzo. “Sa quanti giornali devono vergognarsi, per favore. Non sta a me difendere l’articolista che l’ha fatto…“, ha aggiunto Vessuto. Il conduttore Giovanni Floris allora gli ha ricordato che invece sta a lui farlo essendo direttore della testata.
“In Ucraina il satanismo è legale… Zelensky fuggito da Kiev a 70 chilometri dal confine“, sono alcune delle notizie lette in diretta da David Parenzo. “Queste sono le notizie che mettevano in giro i russi. Lei è direttore del giornale e si assume la responsabilità delle follie che pubblica. Non ci sono satanisti in Ucraina e non sarebbe una ragione per l’aggressione. Ha pubblicato delle cose ridicole“, ha attaccato Parenzo. Invece Gianfranco Vessuto si è difeso semplicemente bollando come “sciocchezze” le dichiarazioni del giornalista italiano.