Paresi facciale per un’infermiera che si è sottoposta al vaccino anti Covid. La donna, di Teramo, è stata ricoverata per ave sviluppato una forma lieve di paresi facciale che è nota come sindrome di Bell dopo essersi vaccinata. Si tratta del secondo caso in Abruzzo ed è stato ricostruito da Il Messaggero. Quella che ha avuto l’infermiera è una controindicazione rara del vaccino, ma la Asl ha già chiarito che sta bene. Maurizio Brucchi, direttore sanitario dell’Asl di Teramo, ha spiegato cos’è successo. In primis ha confermato il caso, spiegando che la donna è stata ricoverata nel reparto di Neurologia per degli accertamenti. Ma il ricovero non era necessario, è stato disposto solo per verificare se la sindrome di Bell si sia manifestata in relazione al vaccino anti Covid o per motivi differenti. «Non è nulla di importante e si risolve completamente con una cura nel giro di pochi giorni», ha evidenziato Brucchi. Come dicevamo, è il secondo caso di sindrome di Bell in Abruzzo su oltre 9mila persone sottoposte a vaccinazione. Ma anche nel caso precedente le condizioni cliniche non hanno destato alcuna preoccupazione, in quanto si tratta di una disfunzione non grave.
PARESI FACCIALE DOPO VACCINO: INFERMIERA CON SINDROME DI BELL
Casi simili sono stati indicati nel Documento sul vaccino del 10 dicembre 2002 della Food and Drug Administration (Fda). Qui si parla di quattro persone che hanno ricevuto il vaccino di Pfizer-BioNTech, tra oltre 43mila partecipanti allo studio. L’Asl di Teramo comunque si è attivata subito per monitorare questo evento e provvederà all’attivazione di flussi informativi verso le strutture di vigilanza nazionali. Ma non c’è da preoccuparsi e a precisarlo è appunto Maurizio Brucchi, il quale ha chiarito che è un effetto collaterale molto raro e non importante che si risolve del tutto nel giro di pochi giorni con una semplice cura, come precisato ai microfoni de Il Messaggero. «Tutti i vaccini e i medicinali possono avere degli effetti collaterali. Che questo vaccino è sicuro a dirlo sono i numeri: su quasi 10mila persone sono due reazioni avverse e di leggerissima entità», ha aggiunto il direttore sanitario dell’Asl di Teramo.