Mentre ancora imperversano scontri e tensioni a Parigi e in altre città della Francia, il Presidente Emmanuel Macron viene ancora pesantemente criticato per aver rilasciato pochissimi commenti sui tafferugli e la guerriglia vissuta nelle ultime ore nella Capitale. Su Twitter il capo dell’Eliseo si è limitato ad un generico post «Il 1° maggio è la festa di tutti coloro che amano il lavoro, lo amano, perché producono, perché si impegnano, perché sanno che dal lavoro si costruisce il futuro. Grazie per aver portato questi valori e lavorato ogni giorno per la nostra nazione». Nessun accenno ai disordini, nessuna presa di posizione netta: per Macron oggi hanno parlato le forze dell’ordine che hanno emesso 288 arresti tra gilet gialli e black bloc che per la 20esima settimana consecutiva hanno messo a ferro e fuoco la Capitale francese. I fermati sono stati 288, 330 gli identificati mentre 25 sono i feriti, tra cui anche 3 agenti: intanto sul Boulevard de l’Hopital i pompieri sono dovuti intervenire per spegnere un incendio in una banca. (agg. di Niccolò Magnani)



288 ARRESTI IN FRANCIA

1° maggio di grande tensione a Parigi, con la capitale francese teatro di scontri tra gilet gialli-black bloc e polizia. Clima rovente in occasione del corteo promosso dai sindacati per la Festa del lavoro, al quale hanno preso parte oltre 150 mila persone: secondo quanto rende noto la prefettura parigina, sono 200 i violenti fermati e oltre 12 mila i controlli preventivi. La polizia, presa di mira con lancio di sassi, sta rispondendo con inseguimenti e cariche per tutta la città. Momenti di paura nel 13esimo arrondissment, dove i black bloc hanno preso d’assalto un commissariato: lanciati oggetti e molotov contro la sede delle autorità, saccheggiata un’agenzia assicurativa Macif. France Info riporta inoltre che a Besancon, est della Francia, circa 200 gilet gialli si sono staccati dal corteo per tentare, senza successo, un’irruzione nel commissariato principale della città. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



GILET GIALLI E BLACK BLOC CONTRO LA POLIZIA

Scontri a Parigi, 1 maggio 2019: tensione a Montparnasse prima della partenza del corteo dei sindacati, protagonisti gilet gialli e black bloc. Come riporta la stampa francese, alcuni manifestanti hanno iniziato a lanciare sassi contro le autorità: al loro fianco l’esercito di 2 mila black bloc, una situazione degenerata nel giro di pochi minuti. La polizia ha risposto al lancio di sassi con cariche e lancio di gas lacrimogeni, con il XIV arrondissement divenuto un campo di battaglia: nulla a che vedere con il corteo pacifico programmato dai sindacati, con il segretario del Cgt Philippe Martinez che ha deciso di annullare al punto stampa in programma all’inizio del corteo. Discorso dunque rinviato, con il sindacato di sinistra comunista che ha commentato in un comunicato: «Repressione inaudita e senza discernimento rispetto alle violenze di alcuni: i nostri compagni e il nostro segretario si sono visti piovere gas lacrimogeni e granate assordanti. Siamo di fronte a una situazione scandalosa e mai vista prima, inammissibile nella nostra democrazia».



SCONTRI A PARIGI, 1 MAGGIO 2019: IL VIDEO DELLE VIOLENZE

I colleghi de Le Parisien raccontano che sono diversi i feriti, con gli scontri registrati alle ore 13.00 che hanno coinvolto molti manifestanti che non hanno preso parte alla “battaglia” tra gilet gialli-black bloc e polizia. Sui social network i gilet gialli hanno chiesto «un 1° maggio storico», con le autorità che hanno schierato più di 7400 poliziotti e gendarmi per garantire sicurezza alla manifestazione di Parigi. E sono scattati i primi arresti: sono circa 200 le persone fermate dalla polizia dopo gli scontri di Montparnasse. Un clima di alta tensione già previsto negli scorsi giorni: Le Monde sottolinea che questa mattina le forze dell’ordine hanno fermato 35 black bloc diretti verso la manifestazione in programma da Montparnasse a place d’Italia. Tre di loro, una spagnola e due tedeschi, sono stati sorpresi a manipolare una tanica di benzina e nella loro vettura sono stati rinvenuti coltelli, fionde, bombole del gas e taniche di carburante.