Emergono nuovi dettagli sui sabotaggi al TGV che solamente un paio di giorni fa – esattamente venerdì 26 luglio 2024 – ha fatto tremare l’intera Parigi alle prese (in quel momento) con gli ultimissimi preparativi per la cerimonia di apertura delle Olimpiadi: un’azione su larga scala che aveva incluso indubbiamente diversi responsabili che sono riusciti ad interrompere – temporaneamente – la percorrenza di tre delle quattro linee ad alta velocità che collegano la Francia alla sua capitale.



In un primo momento lo stesso ministro dei Trasporti Patrice Vergriete aveva commentato il sabotaggio alle linee TGV di Parigi come un’azione “dolosa” e “volontaria”, ma non erano emersi particolari dettagli su nessuno dei (forse) tre responsabili: la procura aveva aperto un’indagine, mentre da ogni parte d’Europa erano stati parecchi i media – tra cui il nostrano Repubblica – ad ipotizzare che dietro potesse esserci un qualche zampino russo; per ragioni – di fatto – del tutto ignote.



Nella mattinata di oggi – invece – il quotidiano Le Figaro ha diffuso la notizia del primo arresto tra i responsabili del sabotaggio ai TGV di Parigi: ignoto (ovviamente) il nome dell’uomo finito in manette, ma nel frattempo è stato reso noto che si tratterebbe di un militante di un qualche movimento di estrema sinistra; individuato ed arrestato dalla polizia di Rouen mentre si trovava nella sede della SNCF (l’azienda pubblica francese dei trasporti su binari) a Oissel.

Gérald Darmanin: “TGV di Parigi sabotati con modalità tipiche dell’estrema sinistra”

Secondo quanto ha spiegato una fonte inquirente a Le Figaro, l’estremista di sinistra responsabile del sabotaggio ai TGV diretti a Parigi aveva nella sua auto un paio di “tronchesi“, oltre ad un “mazzo di chiavi universali“, tutte le chiavi “d’accesso ai locali tecnici della SNCF” e – forse poco identificativo per la notizia in sé – anche un libro scritto da Romain Huët che ripercorre e racconta la storia dei rivoltosi, dalla Zad ai famosi gilet gialli.



Ignota la ragione dietro ai sabotaggi al TGV, anche se – sempre differentemente da quanto si credeva in un primo momento, data la concomitanza di date – non sembra essere collegata direttamente alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi. Nel frattempo, il ministro Gérald Darmanin (intervenuto sull’emittente France 2) ha parlato di “un certo numero di profili” individuati dagli inquirenti “forse collegati al sabotaggio; mentre ragionando sulle modalità d’azione dell’ignoto gruppetto ha sottolineato che sembra essere il “modo tradizionale di agire dell’estrema sinistra“, con l’importante dubbio “se siano stati manipolati, o abbiano agito per conto loro”.