Blackout elettrico avvenuto quest’oggi a Parigi. I comuni di Rungis e Orly nell’Ile-de-France, a sud della capitale francese, sono rimasti al buio. In totale sono state circa 30mila le utenze che non hanno potuto usufruire della corrente elettrica, con tutti i disagi che ne sono conseguiti. Si è trattato, come riferisce l’edizione online di TgCom24, di un gesto volontario, precisamente da parte del sindacato Cgt Energie della Val-de-Marne, che ha appunto rivendicato l’azione sulla propria pagina Facebook, un gesto di protesta ovviamente contro il governo e contro la riforma delle pensioni voluta da Emmanuel Macron. Immediata la reazione del gestore della rete elettrica, che ha fatto sapere di essere pronto a fare causa contro il sindacato suddetto. Subito dopo è giunto anche il commento dello stesso capo dello stato d’oltralpe, che ha definito questa protesta con le parole selvaggia, scandalosa e irresponsabile.



PARIGI, BLACKOUT ELETTRICO: LA REPLICA DEI SINDACATI

A riferire le parole dello stesso Macron, il ministro francese incaricato per la Città e la Casa, Julien Denormandie. Il segretario generale di Fnme-Cgt, Sèbastien Menesplier, ha invece spiegato: “L’obiettivo del blackout è passare ad una velocità superiore dopo la mobilitazione del 9 gennaio e andare via via crescendo fino al 24 gennaio”, il giorno, quest’ultimo, in cui la fatidica riforma di cui sopra verrà presentata in consiglio dei ministri. “Nel settore dell’energia – ha proseguito il sindacalista – la lotta non cala, abbiamo recensito 30mila scioperanti, contro 60mila all’apice della mobilitazione, tra il 5 e il 9 dicembre”. Il sindacato ha inoltre aggiunto di assumersi tutte le responsabilità e le conseguenze in merito a quanto accaduto, come denunciato da Enedis, il gestore della rete elettrica francese. Diversi i comuni colpiti dallo stop di energia elettrica, come ad esempio Orly, Rungis, Thiais, Wissous e Anthony.

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