Parigi bombardata, fiamme vicino alla Tour Eiffel, urla per le strade. È lo scenario di guerra evidenziato dall’Ucraina in un video choc, ma fake, con cui vuole mostrare all’Europa cosa accadrebbe se non si riuscisse a fermare Vladimir Putin. Un video con cui si chiede di nuovo, con ancora più voce, la no fly zone tanto osteggiata dagli alleati perché comporterebbe lo scoppio di una terza guerra mondiale.



Il video è stato condiviso da un funzionario ucraino, poi è stato caricato su Twitter da Oleksandr Merezhko, presidente della commissione per gli Affari esteri e la Cooperazione interparlamentare, quindi rilanciato dal giornale Kyiv Post. Così si è diffuso a macchia d’olio in tutto il mondo. Si sentono sirene di allarme e si vede Parigi colpita, con alte colonne di fumo. “Chiudete il cielo sull’Ucraina o dateci aerei da combattimento, se noi cadiamo, cadete anche voi”, si legge alla fine del video, con chiaro riferimento alle parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.



“RUSSIA NON SI FERMERÀ DAVANTI A NULLA”

Una donna di fronte alla Tour Eiffel possa per una foto, poi all’improvviso gli aerei colpiscono la torre parigina facendola crollare. In sottofondo le urla di persone e bambini mentre proseguono gli attacchi aerei sopra la capitale francese. Il video che inscena un bombardamento di Parigi è stato commentato dal Parlamento ucraino con un tweet. “La Tour Eiffel a Parigi o la Porta di Brandeburgo a Berlino resterebbero in piedi sotto i bombardamenti infiniti delle forze russe? Pensate che non vi riguardi? Oggi è l’Ucraina, domani sarà l’intera Europa. La Russia non si fermerà davanti a nulla”.



Si è scelto così di far vedere com’è vivere qualcosa che si ritiene non possa accadere. In una scena la Tour Eiffel soccombe dopo una esplosione. “Pensa se ciò dovesse accadere in un’altra capitale europea”, dice il testo in sovraimpressione. Il video di propaganda fa riferimento alla richiesta del presidente ucraino alla Nato e all’Europa di istituire una no fly zone sull’Ucraina per evitare ulteriori bombardamenti. Da settimane ripete quanto sia importante vietare l’ingresso degli aerei russi nei cieli ucraini. Un appello inascoltato.