Ore di terrore a Parigi per il sequestro di due donne in un negozio per mano di un magistrato. L’episodio, accaduto nel 12esimo arrondissement, ha visto come protagonista Abderaman B.J., cinquantenne, magistrato con problemi psichiatrici. La polizia ha subito esclusi la matrice terroristica del gesto, che invece sarebbe collegato a uno dei casi più discussi della cronaca nera francese: quello della riapertura del processo di Omar Raddad, il giardiniere giudicato colpevole per l’assassinio, nel 1994, di una vecchia vedova. Ma qual è il collegamento tra questa storia e il sequestro da parte del magistrato delle due donne?



L’uomo, come rivelano fonti della polizia d’oltralpe, sarebbe entrato in un negozio con un coltello prendendo le due donne, madre e figlia, e minacciandole. La prima sarebbe stata liberata dopo 6 ore, senza conseguenze fisiche, mentre l’altra sarebbe stata trattenuta per 17. Secondo quanto riportato da BfmTv, l’uomo avrebbe chiesto di essere messo in contatto con il ministro della Giustizia, Eric Dupond-Moretti, e con l’avvocato di Omar Raddad. Ci sarebbe proprio un legame tra il gesto del magistrato e la riapertura delle indagini, avvenuta giovedì 16 dicembre, 27 anni dopo i fatti che hanno visto Raddan giudicato colpevole di un omicidio.



Magistrato rapisce due donne a Parigi: il motivo

Secondo gli inquirenti, dietro il gesto del magistrato, che ha deciso di rapire le due donne a Parigi, ci sarebbe una delle vicende giudiziarie più complesse e controverse della Francia, che ha visto come protagonista Raddad. Nel 1991 il cadavere di Ghislaine Marchal, ricca vedova sessantenne, venne ritrovato in una villa nel Sud della Francia di sue proprietà. Vicino al corpo la scritta: “Omar m’a tuer”, ovvero “Omar mi ha ucciso” ma con un errore ortografico. Raddad era stato condannato a 18 anni di reclusione, ma dopo perizie e indagini nel 1996 il presidente Chirac graziò parzialmente l’uomo, secondo molti innocente.



Lo scorso giovedì il caso è stato riaperto, con la richiesta di nuove perizie grafologiche e del DNA. Secondo la polizia, questa notizia potrebbe avere ispirato l’aggressore a prendere le donne in ostaggio per riuscire a parlare con l’avvocato di Raddad. Dopo ore di panico, l’uomo è stato arrestato nella mattinata di mercoledì 21 dicembre, in seguito all’irruzione della polizia nel negozio. Secondo i media transalpini, l’improvvisa interruzione di una terapia farmacologica potrebbe aver provocato la crisi psicologica dell’ex magistrato.