Da Parigi arriva la notizia della sospensione del ruolo didattico di un docente universitario che aveva espresso nei giorni scorsi la sua posizione a favore di Hamas, minacciando i suoi studenti con frasi ritenute dall’ateneo antisemite. In Francia, d’altronde, risiede la terza comunità ebraica per dimensione al mondo, prima in Europa, che negli ultimi giorni sembra essere sempre più al centro della violenta furia dei sostenitori della causa palestinese, tra minacce, insulti e aggressioni, mentre l’Eliso teme sempre di più che tutto possa sfociare in una nuova stagione terroristica.



Per quanto riguarda il docente di Parigi sospeso, secondo quanto racconta il Giornale, nella giornata di lunedì durante una sua lezione di diritto avrebbe proferito alcune frasi ritenute “indecenti e scioccanti”, al punto che l’ateneo si è sentito costretto a sollevarlo dal ruolo. Avrebbe, infatti, detto ai suoi studenti che “se arrivare ancora in ritardo, vi riduco come al rave“, riferendosi all’attacco da parte di Hamas che sabato ha ucciso più di 260 ragazzi che si trovavano ad un rave party in un deserto in Israele; o anche che “vi servirebbero lanci di razzi o colpi di kalashnikov per farvi svegliare la mattina”. Frasi immediatamente condannate dall’università di Parigi e ritenute dal rettore Stéphane Braconnier “incompatibili con la nostra missione pedagogica”.



Parigi e la paura per una nuova stagione di attentati

Il caso del docente di Parigi, inoltre, non sarebbe isolato perché già nella giornata di domenica una sigla studentesca della Scuola di Scienze Sociali aveva pubblicato messaggi di “sostegno incrollabile in tutte le sue modalità, compresa la lotta armata, al popolo palestinese”, immediatamente segnalati dal preside tramite la piattaforma Pharos. In generale la Francia sembra essere al centro di un particolare fenomeno antisemita che ha portato l’Eliseo a prendere già alcuni provvedimenti.

Infatti, Parigi nella giornata di ieri ha fornito ai prefetti l’indicazione di ritirare il permesso di soggiorno a qualsiasi cittadino che ha commesso atti antisemiti all’esterno, portando già a tre espulsioni. Da sabato, invece, si sono contate circa 50 aggressioni ai danni di ebrei residenti in Francia, secondo il ministro Darmanin compiuti da “fondamentalisti o islamici radicali”, per le quali sono stati già aperti una decina di fascicoli d’inchiesta. Nella città di Parigi, invece, il prefetto ha bloccato due manifestazioni pro palestinesi che erano previste per la giornata di oggi, così come avvenuto lunedì a Lione e martedì a Marsiglia.