La Prefettura di Parigi ha vietato le manifestazioni per la riforma delle pensioni emanata dal presidente Emmanuel Macron senza il voto del Parlamento nei giorni scorsi. Le nuove proteste, come riportato dall’agenzia di stampa Ansa, erano in programma in Place de la Concorde e sugli Champs-Elysées e dintorni, ma non saranno ammesse per motivi di sicurezza.
“Le persone che tenteranno di raggrupparsi saranno sistematicamente sgomberate dalla polizia e potranno essere multate”, questo quanto è stato comunicato attraverso una nota. Il provvedimento è stato preso dopo gli incidenti scoppiati venerdì. La seconda manifestazione a Place de la Concorde, a cui hanno partecipato diverse migliaia di persone, si è infatti conclusa con l’arresto di 61 persone e numerosi danni, tra cui quelli causati dall’incendio di materiali da cantiere e cassonetti di immondizie. Il giorno precedente i fermi erano stati 310 in tutta la Francia, di cui 258 a Parigi. Altri scontri si sono verificati anche a Lione e a Bordeaux.
Parigi, vietate manifestazioni per riforma delle pensioni: è polemica
In queste ore in piazza a Parigi e non solo sono scese in piazza innumerevoli persone per partecipare alle manifestazioni per la riforma delle pensioni, che adesso sono state vietate dalla Prefettura della Capitale. La protesta riunisce categorie di persone molto diverse tra loro. Tutte le generazioni infatti si oppongono al passaggio dell’età pensionabile da 62 a 64 anni, ma soprattutto alle modalità con cui esso è stato attuato.
Il presidente Emmanuel Macron ha infatti usufruito dell’articolo 49.3 della Costituzione francese, che impegna la responsabilità del Governo dinanzi l’Assemblée Nationale su un testo in assenza di alcuna votazione. In passato era avvenuto in diverse occasioni, ma mai per questioni di rilevanza così elevata. È per questo motivo che adesso l’opposizione ha presentato tre mozioni contro il Governo, che rischia addirittura di cadere nel caso in cui queste siano accolte.