Paris Hilton ha ammesso di avere deciso di diventare mamma con l’utero in affitto per problemi di salute mentale. “Ho un forte disturbo da stress post-traumatico per quello che ho passato da adolescente. Se sono in uno studio medico, se mi fanno un’iniezione, qualsiasi cosa, ho letteralmente un attacco di panico e non riesco a respirare”, ha raccontato nel corso di una intervista al magazine Romper. Il riferimento è agli abusi sessuali subiti quando era piccola.



L’idea di affrontare una gravidanza non era sostenibile per l’ereditiera, che ha scelto di conseguenza un’altra via per avere i suoi due figli, Phoenix e London. La gestazione per altri, negli Stati Uniti, è infatti legale. “Sapevo che non sarebbe stato salutare per me o per il bambino crescere dentro una persona con un’ansia così elevata”, ha ammesso. La decisione, tuttavia, è stata molto criticata in tutto il mondo, soprattutto nei Paesi in cui questa pratica non è autorizzata.



Paris Hilton è diventata mamma con l’utero in affitto: il racconto

È anche per questo motivo che Paris Hilton, diventata mamma per la seconda volta con l’utero in affitto, insieme al marito Carter Reum, ha deciso di non parlare del percorso che stavano affrontando prima della nascita di Phoenix London. “La mia vita è sempre stata così pubblica ed esposta che non volevo che mio figlio venisse al mondo con un’energia negativa. Sono davvero felice di averlo fatto in questo modo, per permetterci di fare questo viaggio insieme, senza che il mondo esterno si intromettesse”, ha affermato ancora l’ereditiera.



Adesso la famiglia si gode la sua fgiltoelicità. “Volevamo che fossero vicini di età in modo che potessero crescere insieme. Sono dei bambini così bravi; non piangono mai e sono così felici. Mi sento così fortunata, perché tutti gli altri miei amici che hanno figli mi dicono che stanno svegli tutta la notte perché i loro bambini piangono tutta la notte. I miei figli, invece, sono calmi e tranquilli”, ha concluso.