Anche Paris Hilton ha dovuto fare i conti, nel corso della sua vita, con uno scandalo legato ad un sex tape che la vide protagonista nel 2003 e registrato dall’allora fidanzato Rick Salomon. La bionda ereditiera ne ha parlato di recente, nel corso di una intervista a Yahoo! Entertainment realizzata in occasione della promozione del suo documentario This is Paris, disponibile sul suo canale Youtube dallo scorso 14 settembre. La Hilton nel documentario affronta alcuni dei momenti più difficili della sua vita, tra cui la storia di abusi subiti quando era al college e lo scandalo del sex tape del 2003, appunto. Paris riconosce che all’epoca, per quella vicenda, fu trattata in modo molto crudo dall’opinione pubblica e dai media e ritiene che se fosse accaduto oggi, grazie al movimento #metoo, le cose forse sarebbero andate diversamente e non sarebbe stata costretta a subite il medesimo scandalo. “Grazie al movimento #MeToo oggi tutto sarebbe diverso. Il modo in cui sono stata trattata è stato così crudele e così doloroso. Sono grata che oggi le donne possano essere rispettate e che nessuna subirebbe quello che ho dovuto sopportare io”, ha commentato nella recente intervista.
PARIS HILTON, SCANDALO SEX TAPE: LE SUE DICHIARAZIONI MOLTI ANNI DOPO
Paris Hilton si è definita “sfortunata” per ciò che ha dovuto subire. “Allora le persone erano diverse, almeno ora c’è stato un cambiamento”, ha commentato. Il sex tape, come rammenta Movieplayer.it, fu realizzato nel 2001 insieme al fidanzato dell’epoca, Rick Solomon, ex giocatore di poker. Paris aveva 20 anni ma i suoi genitori sostennero che fosse ancora più piccola al momento della registrazione del video e che fosse addirittura minorenne. Quell’episodio contribuì a farle creare una vera e propria corazza: “Non presto più attenzione alle negatività, sento di essere andata all’inferno e di essere tornata”. Era il 2003 quando quel filmato iniziò a circolare in rete e da quel momento ebbe inizio una serie di cause incrociate con protagonisti la famiglia Hilton, Salomon e la Kahatani Ltd., società che si occupò della diffusione del nastro sul web. L’anno successivo fu proprio l’ex fidanzato di Paris a distribuire il nastro attraverso la società di film per adulti Red Light District Video con tanto di titolo “One Night in Paris”. La causa fu vinta dall’ereditiera mentre la società di distribuzione e Salomon accettarono il pagamento in favore di Paris di 400 mila dollari oltre ad una percentuale sui profitti di vendita del sex tape.