Martedì 15 febbraio ho organizzato un confronto in Regione Lombardia per parlare di parità salariale, invitando Chiara Gribaudo, parlamentare del PD e prima firmataria della legge 162 del 2021 sulla parità salariale, recentemente approvata all’unanimità, per approfondire insieme gli aspetti e le novità di questa legge.
In Italia il divario salariale, a parità di responsabilità, è vicino al 20% e da tempo si discute di come colmare questo gap: si tratta prima di tutto di un gap culturale ma azioni e leggi sono passaggi fondamentali per costruire un nuovo approccio al problema. Ho incontrato Chiara Gribaudo in occasione dell’evento organizzato dall’Università Cattolica di Piacenza, su Armida Barelli come figura femminile di riferimento del 900 per l’emancipazione e l’ho invitata in Regione Lombardia per un tavolo di lavoro sul tema del divario salariale di genere.
È stato un momento di confronto e di vero arricchimento dove oltre alle componenti del CPO, hanno partecipato il presidente e il vicepresidente del Consiglio Regionale, insieme a molti Consiglieri di centro destra e centro sinistra. La cosa che mi colpisce sempre è che tutto nasce da un incontro! Questo in particolare, ha generato un lavoro bipartisan su un tema di grande importanza e di attualità come quello del divario di retribuzione tra uomo e donna a parità di mansioni. Il fatto che questo tema stia a cuore a tutti è significativo del lavoro che può essere portato avanti in modo unitario, da tutte le forze politiche.
La legge 162 del 2021 sulla parità salariale ha modificato in alcuni punti il codice delle pari opportunità introducendo riconoscimenti per le aziende che promuovono azioni virtuose di pari opportunità per favorire quel cambiamento culturale necessario a far sì che la donna non debba scegliere tra lavoro e famiglia come purtroppo oggi ancora troppo spesso avviene. La collaborazione tra forze politiche diverse e avversarie, su temi come questo, dovrebbe farci riflettere sul fatto che oggi tra persone impegnate in politica serve guardarsi con uno sguardo diverso, favorendo il confronto e la collaborazione per costruire il bene comune. Si può fare!
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