Segnali positivi per le Scuole Paritarie da parte della Regione Lombardia, che hanno incassato il voto positivo di una mozione presentata dal consigliere regionale Luca Del Gobbo (Noi con l’Italia) e sottoscritta da tutti i capigruppo di maggioranza. E’ stato proprio Del Gobbo a spiegare il significato del voto in Regione: “Abbiamo chiesto l’impegno della giunta ad aumentare significativamente le risorse per la libertà di scelta scolastica delle famiglie, come la componente “buono scuola” della Dote e allo stesso tempo, di attivare un lavoro con il governo perché la legge sulla Parità sia effettivamente applicata. Sono molto soddisfatto, è il segnale di una volontà politica chiara e trasversale, cui deve seguire una azione concreta”. Dunque un sostegno concreto dopo settimane in cui i rappresentanti delle Paritarie avevano protestato per la scarsa considerazione delle istituzioni in vista di una difficile ripresa di tutto il mondo scolastico dopo l’emergenza coronavirus che ha di fatto interrotto l’anno scolastico, pubblico e privato, all’inizio di marzo.



PARITARIE IN LOMBARDIA, MOZIONE SOSTENUTA DALL’OPPOSIZIONE

La mozione presentata da Del Gobbo alla Regione Lombardia ha raccolto il sostegno anche delle opposizioni, dato significativo secondo il consigliere di Noi con l’Italia poiché “hanno dato un segnale di grande responsabilità istituzionale riconoscendo che quello delle Paritarie è un servizio educativo di fondamentale importanza”. Del Gobbo ha voluto anche esprimere un ringraziamento particolare all’assessore regionale all’Istruzione Melania Rizzoli, “per il lavoro che ha fatto sin qui e per la sensibilità dimostrata verso le istanze di chi opera nel sistema educativo e verso le famiglie lombarde. Ancora una volta sarà Regione Lombardia a giocare il proprio ruolo di istituzione responsabile, che ha a cuore il bene di tutti, compiendo uno sforzo economico importante ma decisivo per garantire un servizio essenziale (e pubblico) come quello fornito dalle strutture paritarie”. Oltre a quello Regionale si aspetta comunque un segnale del Governo per cercare una spinta che possa sostenere il sistema educativo nella sua totalità.

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