I PRIMI RISULTATI DELLE PARLAMENTARIE M5S 2022

Affluenza record per la nuova piattaforma M5s SkyVote viene registrata dai risultati delle Parlamentarie sui candidati 5Stelle emersi nella notte: alle ore 22, alla chiusura del voto online, hanno votato 50.014 iscritti M5s su 133.664 aventi diritto di voto. Mentre però l’esito delle votazioni delle proposte di autocandidatura – relative ai collegi plurinominali nelle circoscrizioni di Camera e Senato – sarà reso noto nei prossimi giorni, un primo esito viene registrato a favore del Presidente Giuseppe Conte. Il “listino bloccato” di 15 nomi da inserire in collegi “prioritari”, voluto fortemente dal leader 5Stelle, è stato approvato da 43.282 pari all’86,54% dei voti espressi: hanno invece votato No in 6.732 pari all’13,46% dei voti espressi.



Per questo motivo, Chiara Appendino, Federico Cafiero de Raho, Maria Domenica Castellone, Alfonso Colucci, Sergio Costa, Livio De Santoli, Barbara Floridia, Michele Gubitosa, Ettore Antonio Licheri, Stefano Patuanelli, Riccardo Ricciardi, Roberto Scarpinato, Francesco Silvestri, Alessandra Todde, Mario Turco saranno inseriti da Conte «nelle liste di candidati in uno o più collegi plurinominali» con «criterio di priorità». Soddisfatto il Presidente Conte che sui social commenta così i risultati delle Parlamentarie grilline, resi noti poi in via definitiva dopo la presentazione della lista M5s il prossimo 20-21 agosto: «Entusiasmo e partecipazione: un sentito grazie alla comunità M5s per la grande affluenza a queste ‘parlamentarie’. I candidati che ho proposto per lavorare alla nostra idea di Paese hanno ottenuto un ampio consenso, sfiorando il 90%. Avanti a testa alta!».



C’È TEMPO FINO ALLE ORE 22: VERSO I RISULTATI DELLE PARLAMENTARIE M5S

Ultime ore di voto per le Parlamentarie M5s

: prima di avere i risultati ufficiali sui candidati da inserire in lista per il Movimento 5 Stelle, la diretta del voto su SkyVote proseguirà fino alle ore 22. Non è dato sapere se le liste dei nuovi candidati 5Stelle saranno già disponibili dopo la chiusura del voto online o se invece occorrerà attendere la giornata di mercoledì mattina. Alle polemiche intanto generate dall’inserimento del “listino bloccato” voluto da Conte, il portale del Movimento ha specificato – illustrando i 15 nomi scelti – che quella lista è stata preparata «in ragione dell’esperienza maturata e dei ruoli che hanno ricoperto o ricoprono, assicureranno quella continuità di azione e di esperienza necessaria per affrontare la nuova legislatura».



Sono intanto stati diversi i tentativi di hackeraggio contro la piattaforma SkyVote – fa sapere una fonte M5s all’Adnkronos – durante le prime ore di votazioni sulle Parlamentarie: «Ci sono state varie minacce. Siamo riusciti a bloccare sul nascere questi tentativi», raccontano poi fonti di SkyVote parlando di «affluenza importantissima», maggiore di tutte le precedenti consultazioni online sulla nuova piattaforma post-Rousseau. Alle 11.30, infatti, erano ben 15mila i voti espressi per le parlamentarie e si dovrebbe scollinare quota 20mila entro fine giornata.

IL “LISTINO” DI CONTE E LE POLEMICHE SUI CANDIDATI M5S

In poco più di un’ora sono già oltre 10mila i votanti alle Parlamentarie M5saperte” online fino alle ore 22 sulla piattaforma SkyVote: tutto confermato, con un’unica differenza rispetto alla vigilia riguardante il numero del “listino bloccato” scelto da Conte. Non più 18 candidati “blindati” ma 15, con questa dicitura apparsa ad ogni iscritto M5s che si appresta al voto per le candidature alle Elezioni 2022: «Approvi la proposta del Presidente Conte di inserire, con criterio di priorità, nelle liste di candidati in uno e più collegi plurinominali i nominativi di cui al seguente elenco?». I 15 nomi riguardano l’ex sindaco Chiara Appendino, la capogruppo al Senato Maria Domenica Castellone, la sottosegretaria Barbara Floridia, l’ex capogruppo al senato Ettore Licheri, il ministro Stefano Patuanelli, il capogruppo alla Camera Francesco Silvestri, i vicepresidenti del Movimento Riccardo Ricciardi, Michele Gubitosa, Mario Turco e Alessandra Todde, i magistrati antimafia Federico Cafiero de Raho e Roberto Scarpinato, l’ex ministro Sergio Costa e il professor Livio De Santoli, infine il notaio del M5s Alfredo Colucci.

Fa invece già discutere, oltre alla questione del “listino bloccato” di Conte, alcuni nomi presenti nel lungo elenco di aspiranti deputati e senatori grillini pubblicato qui dal Movimento 5Stelle. Compaiono infatti diversi “parenti” di nomi importanti nella storia del Movimento: ecco qualche esempio, messo a disposizione dall’Adnkronos. Davide Buffagni, 32 anni, fratello di Stefano ex viceministro MISE; Samuel Sorial, fratello dell’ex deputato Giorgio; Ergys Haxhiu, marito della Ministra Dadone; Paolo Trenta, fratello di Elisabetta, ex ministro della Difesa. Fa infine discutere il caso di Vittoria Baldino, esponente di punta del M5s e candidata 5 anni fa nel Lazio: il suo nome è comparso invece nelle liste della Calabria, in quanto la regola delle Parlamentarie recita «la candidatura anche in un collegio diverso da quello di residenza è valida purché in esso il candidato abbia il centro principale dei propri interessi». La candidatura di Baldino, riporta l’Adnkronos, è stata oggetto di un esposto inviato a Giuseppe Conte e al Comitato di garanzia pentastellato da Alessia Bausone, iscritta M5S ed ex candidata alle regionali, la quale chiede di valutare «l’eventuale violazione dell’art. 3 del Codice Etico da parte di Baldino in quanto – scrive Bausone nell’esposto – beneficiaria di una presunta attività clientelare del Dott. Davide Tavernise». La grave accusa viene lanciata contro il capogruppo M5S in Regione Calabria, il quale, accusa sempre l’attivista, avrebbe «mobilitato i suoi portaborse per sostenere la candidatura di Baldino». Interpellata dall’Adnkronos, Baldino non ha voluto rilasciare alcun commento in merito.

AL VIA LE PARLAMENTARIE M5S: DIRETTA VOTO OGGI SU SKYVOTE

Momento chiave per la campagna elettorale del M5s è rappresentato dalle votazioni sulle “autocandidature”, comunemente note come le Parlamentarie online del Movimento 5Stelle: scatta oggi 16 agosto dalle ore 10 fino alle ore 22 la consultazione diretta in rete – sul portale SkyVote – degli iscritti 5Stelle per «votare le proposte di autocandidatura per la composizione delle liste di candidati nei collegi plurinominali delle circoscrizioni nazionali e estere» alle Elezioni 2022. Dopo la presentazione del programma definito, il Movimento 5Stelle di Conte e Grillo si avvia a definire i candidati da inserire nella lista ufficiale da presentare entro il 20-21 agosto presso le Corti d’Appello (per ottenere il via libera definitivo alla campagna elettorale verso le Elezioni del 25 settembre).

«Gli associati con iscrizione in corso di validità sono ora chiamati a votare tramite consultazione in rete le proposte di autocandidatura. Sono quasi 2 mila le proposte pervenute e, dopo attento esame e puntuale verifica dei documenti depositati, è arrivato il momento di procedere al voto e alla conseguente formazione delle liste», spiega il M5s annunciando l’apertura delle votazioni delle Parlamentarie. I risultati saranno resi noti tra la serata di martedì e il primo mattino di mercoledì, «ferma restando la facoltà del Presidente di intervenire, in qualunque fase del procedimento, per valutare la compatibilità dell’autocandidatura con i valori e le politiche del MoVimento 5 Stelle (art. 5 lett. h, dello Statuto)». Si ricorda che i candidati M5s sono posti in votazione nell’ambito della Circoscrizione «della loro residenza o domicilio personale o professionale e/o centro principale dei propri interessi».

COME SI VOTA ALLE PARLAMENTARIE M5S

Capire come si vota alle Parlamentarie M5s in realtà è molto semplice, anche se un “dettaglio” aggiunto negli ultimi giorni ha provocato non pochi dissidi interni nella base del Movimento: nelle votazioni previste per oggi dalle 10 alle 22 sul portale SkyVote (con ingresso personale tramite le credenziali degli iscritti M5s, ndr) ogni iscritto può esprimere sa 1 a 3 presenze. «All’esito delle votazioni, nell’ambito di ciascuna lista nei collegi plurinominali, i candidati saranno elencati in ordine alternato di genere e, nel complesso delle liste nei collegi plurinominali (per il Senato a livello regionale e per la Camera a livello nazionale), nessuno dei due generi potrà essere rappresentato nella posizione di capolista in misura superiore al 60%», spiega ancora il comunicato M5s sulle Parlamentarie del 16 agosto.

Gli iscritti sono però chiamati a votare in rete non solo i candidati preferiti nella propria Circoscrizione, ma avranno la possibilità di votare anche la proposta del Presidente Giuseppe Conte sull’elenco di nominativi «selezionati anche tra coloro che hanno già proposto la propria autocandidatura, da inserire, con criterio di priorità, nelle liste di candidati in uno o più collegi plurinominali». Il numero di questo “listino bloccato” – che così tante polemiche ha generato in casa 5Stelle – è di 18, ovvero 12 alla Camera dei Deputati (su massimo 191 candidati) e 6 al Senato (su massimo di 93 candidati). In definitiva, ogni iscritto abilitato al voto troverà nella sua area di votazione delle Parlamentarie 3 schede: 1- elenco delle proposte di autocandidatura relative alla Camera dei Deputati; 2- elenco delle proposte di autocandidatura relative al Senato della Repubblica; 3- elenco di nominativi indicati dal Presidente. Da ultimo, le liste di candidati nei collegi uninominali, plurinominali e nelle circoscrizioni estere, per la Camera dei Deputati e per il Senato della Repubblica – a seguito della votazione – saranno formate secondo i criteri dettagliati nel documento disponibile qui.

TUTTI I CANDIDATI ALLE ELEZIONI 2022: LA LITE SUL “LISTINO BLOCCATO” DI CONTE

Per conoscere invece tutti i candidati che hanno mandato auto-candidatura per le Parlamentarie M5s odierne, è disponibile questo link dove trovare i nomi, le bio, i CV e i rispettivi collegi dove intendono candidarsi. Spicca il nome di Giuseppe Conte che decide così di candidarsi per il collegio Lazio1 alla Camera: tra i “big” che si presentano alle Elezioni 2022 troviamo poi anche Alfonso Colucci, il notaio M5s, ma anche la attuale capogruppo a Palazzo Madama Maria Castellone, candidata nel collegio Campania, e il ministro dell’agricoltura Stefano Patuanelli nel collegio Friuli alla Camera. In tutto sono 62 i senatori iscritti al gruppo delle autocandidature: si trovano poi anche, tra gli altri, l’ex sindaco di Torino Chiara Appendino (collegio Piemonte 1 Camera), la deputata Vittoria Baldino (Calabria) e il presidente della commissione Giustizia della Camera Mario Perantoni (Sardegna).

Restano fuori dalle candidature chi ha raggiunto il tetto dei 2 mandati consecutivi: tra gli altri, non ci saranno saranno Roberto Fico, Paola Taverna, Virginia Raggi, Vito Crimi, Riccardo Fraccaro e Alfonso Bonafede. Pesa invece come forte polemica, come già dicevamo, il “listino bloccato” di 18 candidati voluto strettamente da Giuseppe Conte nel “braccio di ferro” con Beppe Grillo in merito alla fedeltà dei volti grillini che potrebbero essere traino importante in campagna elettorale. Quel “listino” potrebbe infatti permettere ai 18 scelti – sui cui nomi è ancora riserbo assoluto – di avere posizioni favorevoli in grado di garantirne l’elezione. «La democrazia diretta… da Conte», è il commento che va per la maggiore nella base M5s in contrasto alla decisione presa dal Movimento sulle Parlamentarie. In quanto specificato all’interno del regolamento delle votazioni – i 18 possono essere inseriti «con criterio di priorità nelle liste di candidati in uno o più collegi plurinominali» – è assai probabile che Conte deciderà a quel punto di inserire queste 18 persone come capilista in circoscrizioni dove la loro elezione è data molto probabile. Secondo “La Repubblica” tra quei 18 nomi si troverebbero personalità di “rango” all’interno del M5s: i 4 vice di Conte (Riccardo Ricciardi, Michele Gubitosa, Mario Turco e Alessandra Todde), ma anche Patuanelli e Appendino; dati come papabili anche i capigruppo Francesco Silvestri e Mariolina Castellone, i parlamentari Ettore Licheri e Vittoria Baldino ma anche i nomi della “società civile” come l’ex magistrato Federico Cafiero de Raho o il n.1 Inps Pasquale Tridico.