Il Parlamento UE, ha rivelato il quotidiano Politico, citato da La Verità, ha recentemente avviato i lavori per l’apertura di un ufficio diplomatico, chiamato ‘antenna office’, a Panama. Lo scopo della nuova sede, dichiarato nel documento approvato in una seduta a porte chiuse con gli europarlamentari, è quello di “fornire sostegno agli organi politici del Parlamento in visita alla regione” in cui si trova il cosiddetto Parlantino, ovvero un piccolo Parlamento latinoamericano.
Insomma, per il Parlamento UE si tratterebbe a tutti gli effetti di un ufficio fine a supportare i diplomatici in visita al Parlamento di Panama, decisione peraltro analoga a quella che ha portato all’apertura di numerose altre sedi. La Verità, infatti, sottolinea che ne esistono di simili anche a Giacarta, a New York, ad Addis Abeba, alle isole Barbados, in Gibuti e in Costa Rica, senza considerare la sede che il Parlamento UE ha aperto in Ucraina dopo lo scoppio della guerra contro la Russia e quello aperto a eSwatini, piccolissimo stato indipendente tra il Sud Africa e il Mozambico, che conta poco più di 1 milione di abitanti.
Gli sprechi del Parlamento UE tra uffici dispersi e mostre multimediali
Ci sarebbe da obbiettare che, in fin dei conti, non ci sia nulla di male negli uffici diplomatici del Parlamento UE, anche se a Panama, non fosse che mentre si chiede l’austerità alla popolazione europea, le sedi hanno un costo. I bilanci parlano di una spesa annuale nel 2023 complessiva che supera i 54 milioni di euro in aumento di circa il 20% nel corso degli ultimi anni (erano 47 mln nel 2022 e 45 nel 2021). Costi che includono pulizia e manutenzione (6/8 milioni), oltre che sicurezza e sorveglianza (10 mln).
Soldi, si potrebbe obbiettare ora, che il Parlamento UE potrebbe, certamente, spendere meglio. Politico, però, ancora citato da La Verità, ha cercato di vederci chiaro e ha intervistato Robert Zile, vice del Parlamento. Questi ha precisato che i costi di Panama, rispetto ai 2 miliardi di budget europeo, saranno esigui, mentre tutt’altro paio di maniche riguarda il progetto Europa Experience. Questo consiste in una serie di mostre multimediali che illustrano, nelle maggiori capitali europee (per ora a Berlino, Helsinki, Copenaghen, Roma, Varsavia e Vienna), la storia e le funzioni del Parlamento UE. Nuovamente nulla di sbagliato, ed anzi sembra anche positivo, non fosse che all’anno arriva a costare oltre i 100 milioni di euro (dei quali 3 solamente in Estonia, uno dei paesi più piccoli d’Europa).