Il Parlamento dell’Ue ha votato a favore di una relazione d’iniziativa, proposta da Sara Cerdas (S&D), che chiede un maggiore finanziamento diretto per affrontare i crescenti problemi di salute mentale in Europa e per favorire l’identificazione delle popolazioni ad alto rischio. Il risultato, come riportato da Euractiv, è stato di 482 voti a favore, 94 contrari e 32 astensioni.



I problemi di salute mentale sono in aumento da molto tempo, ma i numeri sono cresciuti in modo significativo soprattutto durante e dopo la pandemia di COVID-19. Secondo la Commissione, solo un cittadino dell’Ue su sei aveva riferito di avere disturbi emotivi e psicosociali prima del virus, mentre l’anno scorso il dato è salito a una persona su due. “L’emergenza sanitaria, le conseguenze dell’invasione della Russia in Ucraina e la crisi climatica sono solo alcuni degli shock che hanno esacerbato livelli già poveri di salute mentale. Migliorare la salute mentale è un imperativo sociale ed economico”, ha dichiarato Mónica García Gómez, Ministra della Salute della Spagna.



Parlamento Ue chiede più fondi per contrastare problemi di salute mentale: le iniziative

La sensazione è dunque che sia necessario un intervento immediato. La Commissione dell’Ue ha stimato infatti che il costo della “non azione” nel campo della salute mentale ammonta a 600 miliardi di euro ogni anno. È per questo motivo che per ottenere risultati soddisfacenti sarà necessario adottare un approccio intersettoriale, portando avanti 20 iniziative di punta con 1,23 miliardi di euro di euro di finanziamenti. L’obiettivo non è soltanto quello di curare, ma anche di prevenire, identificando le persone più a rischio sulla base di elementi socioeconomici, ambientali, biologici e genetici.



“Chiunque, in qualsiasi momento della sua vita, può trovarsi in una situazione di vulnerabilità. Pertanto, questo rapporto aiuta a identificare i determinanti sociali della salute e i gruppi e le situazioni in cui le persone possono essere vulnerabili, oltre a proporre azioni specifiche per mitigarli”, ha detto la relatrice della proposta Sara Cerdas nel corso della presentazione. “È ora di distruggere lo stigma. È ora di dare priorità a questo problema. È ora di investire nella salute mentale”.