Parlamento UE: cos’è e come funziona l’organo legislativo e di controllo democratico
Da oggi e fino a domani alle ore 23 tutti i cittadini maggiorenni che vivono in UE saranno chiamati a votare alle Elezioni Europee del 2024 per eleggere i propri rappresentanti nazionali all’interno del Parlamento – più avanti nell’articolo vedremo cos’è e come funziona -, che andranno a prendere il posto di quelli eletti ormai 5 anni fa e che hanno ‘creato’ la Commissione attualmente presieduta da Ursula von der Leyen. Un meccanismo di voto ed elezione che rappresenta un unicum a livello mondiale e che – ne siamo certi – spesso crea confusione soprattutto ai neo elettori, inesperti sulla distinzione tra Parlamento, Commissione e Consiglio UE: ma non preoccupatevi, perché ci siamo qui noi a chiarirvi tutti gli aspetti centrali delle Elezioni Europee, per permettervi (o almeno, lo speriamo) di affrontare il vostro diritto/dovere nel migliore dei modi.
Come anticipato, i voti di oggi e domani confluiranno nei seggi parlamentari riservati all’Italia che sono 76 sul totale di 720 – inferiori solamente a quelli di Germania (96) e Francia (81) – e che assieme a tutti gli altri 27 Stati membri formeranno il nuovo Parlamento UE che ha il compito di rappresentare gli interessi dei cittadini dei singoli stati membri nell’esercizio legislativo, garantendo al contempo il corretto funzionamento della democrazia. Di fatto, il Parlamento propone oppure approva le leggi proposte della Commissione, ma nomina anche i singoli Commissari, elegge il Presidente della Commissione e approva il Bilancio europeo.
Come funziona l’elezione del Parlamento UE: seggi, gruppi, alleanze e maggioranza
Insomma, Parlamento e Commissione UE sono gli unici due organi ad avere potere legislativo all’interno dell’Unione, mentre al Consiglio spetta l’elaborazione concreta delle proposte: tutti e tre assieme funzionano in armonia per garantire che le leggi rispettino la democrazia, gli interessi europei e – soprattutto – quelli dei singoli stati membri. I nostri 27 seggi saranno assegnati – ovviamente sulla base dei risultati delle Elezioni Europee 2024 – con il sistema proporzionale con quozienti interni e dei maggiori resti: significa che i seggi del Parlamento UE saranno assegnati alle singole circoscrizioni proporzionalmente ai voti ottenuti.
I 720 eurodeputati eletti, poi, su iniziativa personale affluiranno in uno dei vari gruppi parlamentari – attualmente sono 7 ed includono, tra gli altri, il Renew Europe, Identità e democrazia, ma anche i Socialisti e i Conservatori – che andranno a formare la maggioranza e l’opposizione: non è detto – dunque – che il partito che otterrà più voti in Italia andrà per forza alla maggioranza in Parlamento UE, perché tutto dipenderà dalle alleanze con gli altri partiti nazionali europei.