PARLAMENTO EUROPEO: “RUSSIA STATO SPONSOR TERRORISMO”

La larga maggioranza del Parlamento Europeo ha votato a favore della risoluzione che definisce la Russia “uno Stato sostenitore del terrorismo e uno Stato che fa uso di mezzi terroristici”. La risoluzione è stata presentata dal Partito popolare europeo, dai liberali di Renew Europe e dai conservatori dell’Ecr. Entrando nel dettaglio della votazione, sono stati 494 i voti a favore, 58 i voti contrari e 44 le astensioni.



Nella risoluzione adottata, gli eurodeputati sottolineano chegli attacchi e le atrocità intenzionali delle forze russe e dei loro delegati contro i cittadini, la distruzione delle infrastrutture civili, e altre gravi violazioni del diritto internazionale e umanitario sono tutti atti di terrore e crimini di guerra”. L’Europarlamento ha dunque invitato l’Unione Europea e i suoi Paesi a creare un quadro giuridico adeguato e a considerare di aggiungere la Russia alla lista degli Stati sponsor del terrorismo: “Ciò farebbe scattare una serie di misure nei confronti di Mosca e porterebbe serie restrizioni nelle relazioni dell’Ue con la Russia”. Inoltre, viene chiesto al Consiglio europeo di inserire nell’elenco dei soggetti terroristici dell’Ue l’organizzazione paramilitare “Gruppo Wagner”, il reggimento “Kadyroviti” e altri gruppi armati, milizie e delegazioni finanziate dal Cremlino. Immediata e piccata la reazione della Russia, con la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che fa sapere «Propongo di riconoscere il Parlamento europeo come sponsor dell’idiozia». Non solo, poche ore dopo gli hacker pro-Russia Anonymous Russian e Killnet rivendicano l’attacco hacker contro il sito del Parlamento Europeo: «Russia sponsor del terrorismo? Loro sono spongo dell’omosessualità».



CHI HA VOTATO CONTRO LA MOZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO: 3 DEM, M5S ASTENUTO E…

Per quanto riguarda gli eurodeputati italiani, FdI, Lega e Forza Italia hanno votato a favore, mentre il Movimento 5 Stelle si è astenuto. Quattro politici nostrani hanno votato contro: per la precisione tre eurodeputati dem (Pietro Bartolo, Andrea Cozzolino e Massimiliano Smeriglio) e l’indipendente ex Lega Francesca Donato. “Indicare la Russia come Paese terrorista è un punto di non ritorno, che allontana invece di avvicinare una soluzione politica: così facendo in campo rimane la sola opzione militare”, la spiegazione del dem Massimiliano Smeriglio ai microfoni dell’Adnkronos. L’eurodeputato Pd ha ricordato di aver sempre votato a favore di tutte le risoluzioni per il popolo ucraino e contro la violenza dell’esercito russo: “Con questa risoluzione però, voluta dall’Ecr, si è fatto un salto di qualità dal mio punto di vista drammatico. Invito il Parlamento a riflettere su un ruolo autonomo indipendente capace di fermezza e diplomazia. Il cessate il fuoco deve rimanere l’obiettivo da perseguire”. Per Andrea Cozzolino, invece, definire la Russia uno Stato che sostiene il terrorismo significa dichiarare guerra: “Non esiste la dichiarazione di uno Stato terrorista o di uno Stato sponsor del terrorismo. Esiste un’altra procedura, quella dei crimini di guerra, che ho sostenuto”. Il dem ha aggiunto: “Con uno Stato sponsor del terrorismo è difficile fare una trattativa: si dichiara guerra, ad uno Stato terrorista. Insieme al sostegno militare, politico ed economico all’Ucraina, all’isolamento della Russia sul piano internazionale, alla promozione delle sanzioni, si deve accompagnare sempre di più una necessaria iniziativa politica tesa a verificare le condizioni di un cessate il fuoco, per avviare una fase, eventualmente dopo il cessate il fuoco, di interlocuzione tra le parti”.

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