Non ha fatto in tempo Matteo Salvini a iscriversi a Parler, l’app social usata dalla destra americana. Amazon l’ha sospesa dai suoi server alle ore 9 italiane di lunedì 11 gennaio, quindi il social network non è più raggiungibile, quindi di fatto è online. Una mossa non a sorpresa, considerando che John Matze, amministratore delegato del social, aveva anticipato la decisione, promettendo che sarebbe tornata attiva nel giro di una settimana. «Abbiamo avuto troppo successo e troppo velocemente», aveva scritto sabato scorso. In realtà, Amazon ha spiegato che la decisione è legata alla presenza su Parler di «post che chiaramente incoraggiano e incitano alla violenza». Il colosso di Jeff Bezos ha anche spiegato di aver segnalato per diverse settimane ben 98 casi di post controversi. Le stesse ragioni che hanno portato alla rimozione del social dagli App Store. Peraltro, sono incitamenti alla violenza che hanno portato anche all’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio. Parler è una delle piattaforme in cui i sostenitori di Donald Trump si sono organizzati per l’attacco.
PARLER OFFLINE: POCHI GIORNI FA BOOM DOWNLOAD
I download di Parler, poi bloccati, sono cresciuti del 281% in tutto il mondo l’8 gennaio, secondo quanto riportato da Sensor Tower. Così il social network è balzato in testa alle classifiche degli store delle app. Ora però per tornare online John Matze dovrà trovare un’alternativa ad Amazon Web Services. Lanciato nel 2018 come luogo di free speech estremo, in cui sostenere qualsiasi tesi, Parler appartiene a Rebekah Mercer, la miliardaria che finanziò iniziative editoriali conservatrici, tra cui quella dell’alt-right e di Steve Bannon, stratega della vittoria elettorale di Donald Trump nel 2016, poi caduto in disgrazia. Gli utenti ora sono circa 15 milioni, ma a novembre erano 10 milioni, mentre a inizio novembre 5. Parler funziona come Twitter, ma i caratteri a disposizione per ogni post sono mille. Inoltre, c’è una bacheca dove si vedono gli account seguiti e dove si possono pubblicare immagini. Sin dal debutto Parler si presenta come «un social media senza filtri, con libertà di parola focalizzato a proteggere i diritti degli utenti».