IL PARMA È IN SERIE A, ORA OBIETTIVO PRIMO POSTO

Il Parma è in Serie A. Il pareggio per 1-1 a Bari firmato Bonny e Di Cesare hanno regalato ai crociati la promozione nella massima serie dopo tre anni di assenza. Alle 18:00, il Parma è sceso in campo consapevole della sconfitta di Venezia a Catanzaro e dunque certo della promozione in caso di pareggio o vittoria. Come detto, il punto che serviva è arrivato ed è potuta iniziare la festa tra gli emiliani, arrivati a quota 74 punti dopo 36 giornate.



Ora il Parma insegue la vittoria del campionato che potrebbe arrivare aritmeticamente nella sfida del 5 maggio in casa contro la Cremonese alle ore 15:00. Infatti, il Como può ambire solamente ai 77 punti e avendo gli scontri diretti a sfavore con i crociati (1-1 in Lombardia, 2-1 in Emilia per il Parma) non potrebbe superare il Parma nemmeno in caso di arrivo a pari punti. In ogni caso, l’obiettivo principale era la promozione dunque la festa è già iniziata.



PARMA, UN CAMPIONATO DOMINATO: LA CAVALCATA PER LA SERIE A

Un campionato dominato da parte del Parma che ha trovato la sua prima sconfitta solamente alla nona giornata dopo sei vittorie e due pareggi dopo un lottato 3-2 a Venezia, a dimostrazione della difficoltà della partita. Dopo quel ko, il Parma riprende con tre vittorie consecutive e un prezioso passaggio del turno in Coppa Italia contro una squadra di Serie A come il Lecce. La seconda sconfitta arriva di nuovo in trasferta per 3-2 dopo aver giocato in dieci dalla mezz’ora del primo tempo contro il Lecco. Il 6 dicembre arriva una sconfitta che sa quasi di vittoria ovvero con la Fiorentina.



In Coppa Italia, il Parma va sopra 2-0 dopo 23′ contro la squadra di Italiano che però pareggia con Nzola e Sottil su rigore al 90esimo. Sarà proprio la lotteria dei rigori a spegnere le speranze del Parma, che però è consapevole di poter dire la propria anche contro squadre di A. E poi ancora innumerevoli vittorie e pareggi, una sola sconfitta pesante (3-0 a Modena) e un 2-0 a Catanzaro nonostante un’ottima prestazione, piccoli incidenti di percorso per una squadra che da dopo il ko coi giallorossi ha subito una sola rete in cinque partite consecutive. Insomma, parliamo di una squadra che ha fatto della continuità il suo fattore principale.

TERZA PROMOZIONE PER PECCHIA!

Dietro alla promozione del Parma in Serie A, c’è una storia di rivincita personale per Fabio Pecchia. Da giocatore, il classe 1973 di Formia ha collezionato cinque retrocessioni in cinque squadre diverse: Sampdoria 1999, Torino 2000, Napoli 2001, Como 2003 e Ascoli 2007. Una sorta di maledizione che però da allenatore è riuscito a scacciare.

Infatti, Pecchia ha messo a referto la sua terza promozione da allenatore dopo quella del 2017 con il Verona e del 2022 con la Cremonese dimostrandosi ormai un esperto di queste imprese. Una cosa che ancora non è riuscita a Pecchia è quella di vincere il campionato di Serie B, obiettivo comunque alla portata degli emiliani come abbiamo spiegato in precedenza. L’ennesimo cammino magistrale di Pecchia che ora punta a rimanere alla guida del Parma.

IL PARMA È IN SERIE A, IL PRESIDENTE KRAUSE L’AVEVA DETTO…

Arrivato con le migliori intenzioni, Kyle Krause ha dovuto affrontare una retrocessione da presidente del Parma. L’americano, presidente e CEO dell’azienda di famiglia proprietaria di ambienti di lusso e business nel mondo, aveva predicato calma nonostante il piazza cominciasse a rumoreggiare dopo la caduta in Serie B e una promozione che stava cominciando a mancare da troppo tempo. Il tempo però ha dato ragione a Krause che ora può festeggiare.

L’aveva detto: “Ritorneremo“. Poche e semplice parole, tanti fatti per il proprietario dei crociati che oltre ad avere in programma lo stadio per il 2025 ha puntato forte su Pecchia allestendo una squadra forte per la Serie B e che sicuramente potrà dire la propria in Serie A. E non è finita qui: il rinnovo del contratto di Bernabè, da anni tra i giocatori più interessanti del Parma, è la dimostrazione di un progetto che si presenta come solido e ambizioso.