SI PROFILA IL NUOVO RINNOVO DELL’ACCORDO CINA-VATICANO: L’INTERVENTO DEL CARDINALE PAROLIN

L’Accordo Cina-Vaticano siglato per la prima volta nel 2018 e già rinnovato nel 2020 e nel 2022, si avvia ad essere prorogato ancora di due anni il prossimo 22 ottobre 2024: l’annuncio, ancora “Informale”, è stato dato dal Segretario di Stato Vaticano card. Piero Parolin a margine del convegno sulla Cina all’Urbaniana. Il capo della diplomazia vaticana non ha anticipato quanto verrà deciso nei prossimi mesi in merito al tipo di rinnovo che verrà effettuato, ma è intanto già una notizia la volontà della Chiesa Cattolica di proseguire il dialogo a distanza per nulla semplice con i cristiani in Cina, sottoposti alla “morsa” del regime comunista.



«Siamo tutti interessati a che possa essere rinnovato e anche che alcuni punti possano essere sviluppati», ja detto il cardinale Parolin durante il convegno per i 100 anni dal Concilio Sinense, il primo e finora unico concilio della Chiesa in Cina. La speranza del Vaticano è quella però non solo di mantenere stabile l’Accordo sulla nomina dei vescovi ma anche poter avere una presenza stabile in Cina, «Anche se inizialmente potrebbe non avere la forma di una rappresentanza pontificia e di una nunziatura apostolica, ma comunque potrebbe aumentare e approfondire i nostri contatti. Questo è il nostro scopo». Fanno così ancora più “rumore” le parole ricordate durante il convegno all’Urbanista dallo stesso Parolin, citando il grande l’arcivescovo Celso Costantini, primo delegato apostolico in Cina: quasi cento anni fa andava dicendo come il Papa sia un capo spirituale per tutti i cattolici nel mondo, «a qualunque Nazione appartengano; ma questa obbedienza al Papa non solo non nuoce all’amore che ciascuno deve al proprio Paese, ma lo purifica e lo ravviva».



IL MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO PER I 100 ANNI DAL CONCILIO SINENSE: “CHI SEGUE GESÙ AMA LA PACE”

Più passi diplomatici, un continuo avvicinamento e la progressiva eliminazione della “cappa” ideologica che opprime i cristiani cinesi, con la Chiesa controllata dallo Stato centralistico comunista: questo l’auspicio del Vaticano, sebbene inserito nel linguaggio molto accorto e profondamente diplomatico del Segretario di Stato Parolin. Le tensioni sulle fughe in avanti di Pechino nella nomina di alcuni prelati non sono affatto piaciute alla Santa Sede che chiede ora rassicurazioni per il rinnovo voluto dalle parti da concretizzare entro il prossimo ottobre 2024 (quando scadrà l’attuale rinnovo dell’Accordo Cina-Vaticano).



Nel suo videomessaggio diffuso durante la recente giornata alla Pontificia Università Urbaniana, Papa Francesco ha ricordato l’importanza capitale di quell’unico Concilio Sinense che nel 1924 seppe unire realmente Roma e Pechino: «Il Signore, in Cina, ha custodito lungo il cammino la fede del popolo di Dio. E la fede del popolo di Dio è stata la bussola che ha indicato la via in tutto questo tempo, prima e dopo il Concilio di Shanghai, fino a oggi», spiega il Santo Padre rivolgendosi ai cattolici cinesi e al clero di duplice nomina. È grazie allo Spirito Santo e all’azione del Signore che questo difficile dialogo è rimasto perpetuo in questi cento anni, superando le varie perplessità e resistenze: ancora Papa Francesco, ricordando gli esempi chiave di Matteo Ricci, dei grandi missionari e dell’arcivescovo Costantini, ricorda come «I cattolici cinesi, in comunione con il Vescovo di Roma, camminano nel tempo presente. Nel contesto in cui vivono, testimoniano la propria fede anche con le opere di misericordia e carità, e nella loro testimonianza danno un contributo reale all’armonia della convivenza sociale, alla edificazione della casa comune». Il prossimo 24 maggio 2024 la Chiesa seguirà l’invito di Papa Benedetto XVI con la sua Lettera ai Cattolici cinesi del 2007: un momento di preghiera per rinsaldare il dialogo e la vicinanza della Sposa di Cristo con la Cina, nel nome di una pacificazione globale sempre più urgente. Papa Francesco nel suo messaggio infatti conclude «Chi segue Gesù ama la pace e si trova insieme a chi opera per la pace, in un tempo in cui vediamo forze disumane che sembrano voler accelerare la fine del mondo». Il Santo Padre invita anche il popolo cinese alla preghiera per la pace, affidando alla Madonna ogni intenzione.