LA NOTA DEI PARROCI DI PIOLTELLO DOPO LA DECISIONE DELLA SCUOLA CHIUSA PER FINE RAMADAN

Secondo i tre parroci di Pioltello, la decisione definitiva della scuola “Iqbal Masih” di tenere chiuse le aule per la fine del Ramadan è non solo giusta ma «scelta comprensibile e di buon senso». Dopo il precedente intervento della Diocesi di Milano a favore delle scelte prese giorni fa dall’“Istituto Comprensivo Iqbal Masih”, sul portale “Chiesa di Milano” è stata pubblicata la nota dei tre sacerdoti responsabili delle rispettive parrocchie di Pioltello, alle porte di Milano. Secondo don Andrea, don Giacomo e don Marco la decisione del Consiglio di Istituto «è nata da una seria e attenta capacità di leggere il tessuto sociale della nostra città che, come sappiamo, ha una percentuale di presenza di popolazione musulmana molto alta».



Dopo le forti polemiche sollevate a livello nazionale tra politica e società civile, secondo i parroci di Pioltello non sono accettabili i toni aspri e violenti con cui «in questi giorni si è manifestato il dissenso, trasformando una scelta ponderata in una battaglia politica o ideologica». I sacerdoti riflettono soprattutto dal punto di vista dei ragazzi nel vedere gli adulti “affannarsi” per una battaglia di idee, «Che cosa avranno pensato di noi quando entrano in classe, vedono solo compagni di classe con cui crescere e amici con cui giocare senza guardare alla nazionalità o alla religione. Per i tre parroci la realtà di Pioltello è molto più complessa di come è stata dipinta e non servirebbero disprezzo o chiusure per “commentarla”, semmai «Serve la capacità di darsi la mano e lavorare insieme» per un rinnovato dialogo tra religioni.



LA CHIESA DI MILANO STA CON LA PRESIDE DI PIOLTELLO: “BASTA CROCIATE CHE COMPLICANO LA VITA DEI RAGAZZI”

Per questi motivi, conclude la lettera dei parroci di Pioltello, la decisione presa dalla scuola “Iqbal Masih” di chiudere le lezioni per la fine del Ramadan (il prossimo 13 aprile, ndr) è nata «dal buon senso di chi opera ogni giorno in una realtà multietnica con passione e cura per ogni persona e per la sua identità. Per questo esprimiamo piena solidarietà al Preside e a tutto il Consiglio di Istituto dell’Istituto Comprensivo Iqbal Masih». Quando le polemiche finiranno, chiosano i tre sacerdoti, a Pioltello «resteremo noi, resteranno le persone; uomini, donne e bambini di buona volontà che vogliono vivere insieme, che vogliono una città bella e serena e, anche se costa fatica e non è scontato, ogni giorno si sporcano le mani, costruiscono ponti e inventano iniziative per incontrarsi, accogliersi e aiutarsi».



A margine dell’incontro con i Cresimandi allo stadio di San Siro nella giornata di lunedì, anche l’arcivescovo di Milano Mario Delpini è tornato sul caso di Pioltello ribadendo la vicinanza alla scuola e agli studenti in questi giorni di polemiche politiche: «Si è creato un caso di rilevanza nazionale di una scelta che è dentro la logica di un istituto che ha una sua contestualizzazione precisa. Averne fatto una specie di crociata ha complicato la vita alla sindaca, alla preside, ai dirigenti e alla comunità di Pioltello». In merito all’invito fatto dalla sindaca di Pioltello, Ivone Cosciotti, di venire in visita pastorale nella cittadina milanese, l’arcivescovo ha aggiunto con i cronisti «A Pioltello sono andato tante volte, non credo proprio di andarci, ma questo non ha a che fare con l’argomento della discussione».