Lo aveva già preannunciato il Premier Conte nella lunga intervista di stamane al Fatto Quotidiano, ora arriva la conferma anche dal Ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia: «Tra 14 e 15 maggio arriveranno le linee guida su estetisti e parrucchieri ed entro il 18 maggio pensiamo che potranno cominciare ad aprire». La categoria tra le più colpite dall’emergenza coronavirus che secondo il DPCM 26 aprile avrebbe dovuto scattare come road map non prima del 1 giugno (insieme a bar e ristoranti al chiuso) dopo diverse proteste contro il Governo potrebbe vedere un filo di luce in fondo al tunnel e non dover per forza aspettare fino a fine mese per poter riaprire le serrande: «In base ai nostri dati e al nostro monitoraggio qualcosa può riaprire anche prima la data del primo giugno. Escludo che possano aprire prima del 18 maggio, ma dal 18 è probabile che alcuni esercizi possano riaprire», ha spiegato ancora il Ministro Boccia a L’Aria che Tira su La7 stamane.
Il marito di Nunzia De Girolamo (che tra l’altro ha svelato che è la mamma di Boccia ad avergli tagliato i capelli di recente) ha poi provato a spiegare il criterio dietro la “cautela” nel riaprire anche quel settore in assoluta crisi: «Bar e Ristoranti sono il simbolo di un certo modo di essere italiani. L’Inail sta preparando le linee guida per i parrucchieri, gli estetisti, i negozi al dettaglio perché chi va in quell’esercizio deve essere sicuro di non essere esposto al contagio. Noi non solo ci siamo, ma stiamo correndo tanto e lo stiamo facendo per tenerli in sicurezza».
PARRUCCHIERI E CENTRI ESTETICI: LINEE GUIDA ENTRO IL 15 MAGGIO
Da ultimo, il Ministro Boccia ha spiegato sempre alla trasmissione su La7 come tutte le nuove misure in esame del Governo che entreranno in vigore nei prossimo 30-40 giorni (Decreto Maggio e il successivo “Sblocca Paese”) «non ci sono mai state nella storia della Repubblica, dare la cassa integrazione ad aziende che hanno un solo dipendente non è mai accaduto. L’Inps sta dando contributi a tutti coloro che ne fanno richiesta, l’appello che faccio è perche’ laddove occorre si correggano gli iban sbagliati». Proprio sulle casse integrazioni, Boccia conclude il ragionamento «ci sono regioni che hanno fatto domande prima e le casse integrazione sono state erogate e altre regioni che lo hanno fatto dieci giorni fa».
In mattinata era stato il Premier Conte sul Fatto Quotidiano a lanciare una prima apertura al tema di parrucchieri e centri estetici (ma anche teatri e forse cinema) a possibili riaperture anche prima del mese di giugno: «Riaperture anticipate nelle Regioni? Siccome ora ci sono soglie definite di allarme, siamo in condizione di studiare un’eventuale anticipazione delle aperture per ulteriori attività con differenziazioni geografiche. In presenza di un protocollo di sicurezza per spazi, ambienti e attività, si potrà decidere di anticipare le aperture di centri estetici, parrucchieri, ma anche teatri».