Durante la puntata di ieri del programma di Rete 4, Controcorrente, condotto da Veronica Gentili, si sono verificati alcuni dibattiti, a volte anche accesi. La puntata è stata dedicata quasi esclusivamente alla guerra in Ucraina, e per l’occasione vi era in studio la giornalista Maddalena Loy, già nota per le sue posizioni anti vaccino covid, e in collegamento l’esperto politologo Vittorio Emanuele Parsi. “Per dieci anni l’Europa ha avuto un atteggiamento molto diverso verso Putin – ha spiegato la Loy – ora fermare Putin ad ogni costo non so se sia la strada giusta…”.



Quindi ha replicato Parsi: “Sentire accatastare le cose così, insomma… La carta (riferendosi alla carta dei diritti dell’Unione Europea, ndr), consente il diritto di intervenire in favore dell’aggredito”. “Ma a che prezzo?” chiede Margherita Loy, e Parsi ha risposto: “Mi faccia finire, se venissero a invadere noi, voglio vedere se diremmo lasciamo che gli italiani perdano la libertà, non è un ragionamento. A volte si lotta”.



PARSI VS MADDALENA LOY, SCONTRO SULLA GUERRA IN UCRAINA: INTERVIENE ANCHE MULE’

Ma la giornalista non è ancora convinta: “C’è una via di mezzo: non ci sono solo due possibilità, o porgere l’altra guancia o restituire lo schiaffone. C’è quella del negoziato che abbiamo imparato in 75 anni…”. Ma Parsi di nuovo non ci sta: “Ma quale negoziato, vengono bombardati!”.

A quel punto è intervenuto nella discussione anche il politico Giorgio Mulè, seduto a fianco di Maddalena Loy, che le ha spiegato: “La terza via (riferendosi alla burocrazia e ai negoziati ndr) è un vicolo cieco, la Russia pretende di non avere alcuna attrattiva, pretende di annetter l’Ucraina oggi e magari domani la Moldova, poi la Lituania e l’Estonia”, ricreando di fatto l’immenso territorio che fu fino a 30 anni fa l’Unione Sovietica. In ogni caso Maddalena Loy non sembra convinta: “Non penso che sia questo l’approccio giusto, non ci sono solo queste due possibilità”.