Il Consiglio Europeo che si terrà i prossimi 29 e 30 giugno avrà come ordine del giorno il tema dell’immigrazione e per l’occasione la residente della Commissione Ursula von der Leyen ha inviato una lettera di quattro pagine, con una serie di allegati, su cosa è stato fatto da marzo al 23 giugno a riguardo, sottolineando in particolare la necessità di istituire un Partneriato globale. «Per far progredire la risposta collettiva dell’Ue è indispensabile che, mentre lavoriamo al Patto — scrive von der Leyen nella lettera visionata dal Corriere — continuiamo ad agire con decisione e a realizzare le misure operative e parallelamente iniziamo a riflettere su un futuro piano di attuazione. Il naufragio della scorsa settimana è un’altra chiamata all’azione, che sottolinea l’urgenza di intensificare il nostro lavoro con i Paesi partner, di raddoppiare gli sforzi nella lotta al traffico di migranti, di limitare le partenze irregolari su imbarcazioni sovraffollate e inadeguate e di lavorare su percorsi legali alternativi, ponendo così fine a inutili sofferenze e alla sfortunata perdita di vite umane».



Per la presidente della Commissione Europea n è necessario «continuare a sviluppare nuovi modi per avanzare su questi obiettivi, anche attraverso un pensiero fuori dagli schemi». E ancora: «l’obiettivo dovrebbe essere quello di far sì che la nostra attuale iniziativa con la Tunisia funga da modello per partenariati simili in futuro».



PARTENARIATO GLOBALE PER GESTIRE I MIGRANTI: SERVONO 66 MILIARDI DI EURO

Si tratta di «un partenariato globale basato su cinque pilastri: assistenza macrofinanziaria non appena saranno soddisfatte le condizioni necessarie, rafforzamento dei legami economici e commerciali, cooperazione in materia di energia verde, migrazione e aumento dei contatti tra le persone». Il commissario Varhely dovrebbe a breve finalizzare un memorandum d’intesa con la Tunisia su questi cinque macro temi. Grazie al rafforzamento delle capacità della Tunisia della gestione delle frontiere, l’Ue potrà lavorare sulle sfide principali, leggasi la lotta al traffico di migranti, la gestione degli stessi all’interno della Tunisa, i rimpatri e la riammissione, aggiunge ancora von der Leyen.



Quindi la presidente conclude dicendo che per poter svolgere tutte le azioni necessarie per «rispondere alle pressanti sfide migratorie, dobbiamo assicurarci di avere fondi sufficienti per un sistema di gestione della migrazione e dell’asilo efficace, e di essere pronti ad affrontare situazioni impreviste»: la scorsa settimana von der Leyen ha chiesto agli stati membri 66 miliardi di euro per rinforzare il budget Ue 2021-2027.