Ogni 3-4 mesi Berlusconi ci prova a lanciare il progetto del Centrodestra unito, butta lì l’amo, fa tentennare alcuni “affezionati” del Pdl o Casa delle Libertà (ma attenzione, anche in quei casi la Lega si trovava da sola, ndr) ma Salvini puntualmente rispedisce al mittente la “seduzione politica” dell’ex Cav. Certo è che un partito al 35% proiettato al 40% come la Lega si possa far convincere da un altro partito, Forza Italia, tra il 7 e il 9% su base nazionale a federarsi non ci penserebbe nessuno tranne Silvio Berlusconi: l’ex premier resta convinto, almeno pubblicamente, che il Centrodestra senza di lui non abbia senso d’essere e per questo prova a tirare la giacchetta del vicepremier leghista per abbandonare i 5Stelle e tornare alla casa “paterna”. Va detto che in effetti un Centrodestra di Lega-FI-Fratelli d’Italia è stato vincente per tutto l’anno in tutte le competizioni elettorali e che senza Berlusconi non si potrebbe chiamare “centro” ma per l’appunto “destra-destra” come detto in una battuta neanche troppo lontana dalla realtà lo stesso ex Cav: ma la forza della Lega oggi la proietta ad una visione economica, politica, strategica sia in Italia che in Europa sempre più distante dall’europeismo del Ppe in casa Forza Italia e Salvini questo lo sa bene e non intende cedere alle lusinghe dell’ex presidente del Milan.
SALVINI CHIUDE AL CENTRODESTRA “FEDERATO”
Durante il comitato centrale di Forza Italia convocato da Berlusconi negli scorsi giorni a Palazzo Grazioli le indiscrezioni circolate sulle agenzie di stampa, Adnkronos su tutte, davano per il prossimo 6 luglio la possibile costituente di un grande contenitore politico nuovo che sommasse tutte le forze del Centrodestra, da FI a Salvini passando anche per Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Berlusconi ben conosce i numeri alla mano e in nome della futuro politico è chiaro che il centrodestra resta legato a Salvini e alla Lega: meglio a questa punto un’alleanza come la federazione rispetto ad una fusione, che prevederebbe lo scioglimento di Forza Italia e l’ammissione del fallimento totale dell’ultima gestione Berlusconi. «Noi siamo il centro pensante, operativo e insostituibile del centrodestra. Senza di noi non sarebbe un centrodestra, ma solo destra-destra estremista» ha detto ancora ieri l’ex Cav chiamando a raccolta il suo ex delfino Salvini. Oggi alla Cattolica di Milano, lo stesso leader e Ministro dell’Interno ha risposto il solito “picche”: «la creazione di un partito unico del centrodestra non è all’ordine del giorno. Incontro con Berlusconi per fondere Lega e FI? No, leggo tante cose sui giornali, una più fantasiosa dell’altra».