Mancano meno di dieci giorni all’inizio del Festival di Venezia 2019, Pascal Vicedomini pronto a raccontare i giorni della Mostra del Lido su Iris con il suo programma divenuto ormai un cult. Intervistato da Repubblica, il giornalista si è detto molto soddisfatto per la presenza dei tanti artisti napoletani in gara, con il mondo partenopeo che verrà raccontato in tutte le sue sfaccettature: «Già solo pensare ai due film in gara per il Leone d’Oro, “Il sindaco del Rione Sanità” di Mario Martone e “Martin Eden” di Pietro Marcello, è un fatto eccezionale. E poi Toni Servillo, Paolo Sorrentino, Carolina Rosi con l’omaggio al padre, e tutti i nostri attori e professionisti del cinema: mi spiace non citarlo tutti». E Vicedomini punta forte su Martone, protagonista al Lido ad un anno di distanza da Capri Revolution: «Se vedo già un favorito? Difficile a dirsi, ma Martone ha fatto qualcosa di sorprendente con la sua rilettura di Eduardo (De Filippo, ndr) in chiave moderna».



PASCAL VICEDOMINI: “IL FESTIVAL DI VENEZIA HA SAPUTO RINNOVARSI”

C’è grande attesa per Venezia 76clicca qui per leggere la nostra guida – e Pascal Vicedomini spende parole al miele per la Biennale e per il direttore artistico Alberto Barbera: «La mia prima volta è stata nel 1988. Posso dire che è cambiata la società attorno, ma non Venezia. Perché è un classico, rispetta il suo approccio storico: ha un che di indelebile, di intramontabile. C’è però una novità, in positivo. Il festival ha saputo evolversi sul fronte organizzativo in senso moderno e tecnologico come invece non ha fatto Cannes». E sottolinea il giornalista ai microfoni di Repubblica: «Al tempo stesso, ha saputo aprire gli occhi sul mondo che cambia, ossia sulla tv e su realtà come Netflix, pur mantenendo il proprio essere sé stesso».

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