Pasqua 2023, come si festeggia in Italia

La Pasqua è la festa cristiana e culturale che ricorda la resurrezione di Gesù dai morti, il culmine della passione, preceduta dalla Quaresima, in altre parole al principale solennità del cristianesimo. Le tradizioni le conosciamo bene, soprattutto quelle popolari: a Pasqua, infatti, c’è l’abitudine di regalare uova di cioccolato. Una soluzione moderna, sia chiaro: all’inizio si regalavano uova vere con il guscio colorato, con il significato di rinascita.



Le tradizioni di Pasqua cambiano a seconda della zona, con qualche particolarità locale. In Abruzzo e in Venezia Giulia, ad esempio, si utilizza l’acqua benedetta per il cibo o da bere a digiuno. Decine e decine i giochi caratteristici, come le usanze: dal Cantè J’euv nelle Langhe e nel Roero al Brindellone tipico di Firenze, passando per la processione dei Dodici Apostoli incappucciati di Procida e il Ballo dei Diavoli di Prizzi, nel Palermitano.



Pasqua 2023, come si festeggia nel mondo

Ma come si festeggia Pasqua nel mondo? Le tradizioni cambiano di Paese in Paese e alcune sono a dir poco strane e curiose. Se in Italia le uova le regaliamo, in Romania diventano protagoniste di un gioco: si fanno scontrare due uova sode tra di loro e vince l’uovo che ha il guscio più duro. Di tutt’altro tenore la Pasqua svedese, dove i bambini si travestono da streghe di Pasqua: sulla scia di Halloween, vanno a bussare di porta in porta per chiedere caramelle e cioccolato. In Finlandia, invece, spazio ai falò e al tradizionalissimo mammi, un dolce composto da farina di segale, melassa e scorza d’arancia.



Nelle Filippine invece sono in programma decine di processioni con tanto di rappresentazione tradizionale: durante il “Sinakulo”, i devoti si autoflagellano e si crocifiggono.  In Germania invece la tradizione vuole che il Giovedì Santo si mangino solo cibi verdi, mentre le uova diventano protagoniste della tipica caccia al tesoro dei bambini. Ultima tradizione particolare è quella spagnola, dove si organizzano rievocazioni e processioni per tutta la settimana santa, con tanto di Nazarenos – penitenti incappucciati – per strade e piazze.