QUAL’È IL SIGNIFICATO DELLA PASQUA 2024?

La giornata di oggi inizia, per tantissimi bambini (ma anche adulti, non neghiamolo), con le dolci uova di cioccolato, che significano solamente una cosa: la Pasqua 2024 è finalmente arrivata! Si tratta di una delle festività più sentite nel mondo religioso, ma anche in quello agnostico, che storicamente pone fine al lungo periodo di Quaresima, fatto di digiuno, carità e penitenze, per ricordare il complicato viaggio di Gesù nel deserto, iniziato dopo il suo battesimo e che precede l’arrivo e l’arresto a Gerusalemme.



Questo, a grandissime linee, rappresenta le origini della Pasqua cristiana, con una serie di tradizioni legate proprio alla commemorazione della morte e, soprattutto, della resurrezione di Gesù. Tuttavia, in realtà, la festività cristiana rappresenta, in qualche modo, l’estensione di quella ebraica, chiamata Pesach, che cade in periodo diverso dell’anno e commemora la liberazione dalla schiavitù in Egitto del popolo di Mosè grazie al passaggio dell’agnello di Dio che colpì i primogeniti egiziani. Origini e radici della Pasqua, insomma, sono profondissime, tanto che per i cristiani è proprio nel periodo pasquale che si compie il mistero cristiano, ovvero la Passione e la Resurrezione.



LE TRADIZIONI DELLA PASQUA: TRA RITI TRADIZIONALI E MODERNI

Non a caso, date le origini profondamente religiose della Pasqua, la maggior parte delle tradizioni e delle usanze che ancora oggi animano le vie e le case italiane sono proprio legate alla fede. L’esempio più lampante è la Settimana Santa, che a partire da giovedì (quest’anno il 28 marzo) fino, appunto, ad oggi e domani prevede una precisa liturgia, con la lavanda dei piedi in chiesa, la Via Crucis, la lunga Veglia pasquale e, poi, il culmine dei festeggiamenti, proprio oggi! Sempre legate alle origini della Pasqua, ma nate in periodi ben più recenti e pensate, soprattutto, per il pubblico, ci sono le rievocazioni storiche, che in ogni parte d’Italia, durante il Venerdì sacro, mettono in scena la Passione di Cristo.



Oltre al non trascurabile aspetto religioso, però, è anche vero che il periodo pasquale è tendenzialmente, specie tra i più piccoli, visto come un momento di gioia, sole e compagnia. Tipiche di questo periodo, e soprattutto della Pasquetta, sono le grigliate all’aperto, con i picnic in famiglia o tra amici. Immancabile, sulle tavole degli italiani, l’agnello, simbolo del sacrifico di Gesù, ma anche le già citate uova (sia vere che, sempre più, di cioccolato), simbolo della (ri)nascita e della speranza, ma anche la colomba. In passato, invece, prima delle riforme che istituissero la Pasqua come celebrazione religiosa, questo periodo dell’anno era dedicato ai riti agresti, di ringraziamento per la rinascita della terra con l’arrivo della Primavera, sacrifici (nuovamente di agnelli) e offerte di ringraziamento, oltre agli immancabili banchetti cittadini.