ATTACCHI AI CRISTIANI IN NIGERIA: 100 MORTI NELLA SETTIMANA SANTA
Non da oggi la Nigeria rappresenta per i fedeli cristiani uno dei Paesi più pericolosi al mondo ma la Settimana Santa appena conclusa lo ha purtroppo tragicamente confermato: sono quasi 100 le persone che sono rimaste vittime di attacchi odiosi contro le comunità cristiane nel solo stato di Benue, nel centro-nord della Nigeria, durante i giorni precedenti alla Santa Pasqua 2023. Il reportage compiuto dall’inviato della CNA (Catholic News Agency) rende noto il bilancio tragico di questa ulteriore mattanza anti-cristiana: «almeno 94 persone sono morte in una serie di attacchi mortali contro le comunità cristiane durante la Settimana Santa nello stato di Benue».
L’escalation di violenza delle milizie islamiste nella “Middle Belt” della Nigeria cresce sempre di più e ormai non si limita più alla presenza traumatica dei terroristi di Boko Haram: lo scorso 2 aprile milizie armate hanno preso d’assalto la Santa Messa della Domenica delle Palme in una chiesa pentecostale ad Akenawe-Tswarev nella contea di Logo. Morto il prete, un chierichetto e altri fedeli: solo tre giorni dopo, il 5 aprile 2023, altri uomini armati hanno ucciso 50 fedeli cristiani nel villaggio di Umogidi, situato nella contea di Utokpo (fonte Associated Press).
CRISTIANI IN NIGERIA NEL MIRINO DI TERRORISMO ISLAM E PREDONI
Il bilancio purtroppo non si è fermato qui nei continui attacchi contro i cristiani a Pasqua in Nigeria: la notte del Venerdì Santo decine di fedeli sono stati uccisi da milizie islamiste in una scuola elementare nel villaggio di Ngban, rifugio da anni per circa 100 agricoltori cristiani sfollati con le proprie famiglie. 43 morti, 40 feriti spiega padre Remigius Ihyula (che dirige la Commissione per la giustizia, lo sviluppo e la pace nello stato di Benue – la ong JDPC): «Dubito che i sopravvissuti all’attacco alla scuola elementare possano andare in chiesa la domenica di Pasqua, poiché hanno bisogno di medicine e consulenza traumatologica».
«State attenti, risposta troppo lenta da polizia ed esercito», ha aggiunto il governatore uscente di Benue, Samuel Ortom. «Alcuni dei sopravvissuti mi hanno detto che la polizia aveva combattuto gli aggressori e forse ne aveva uccisi alcuni, ma la banda di predoni ha recuperato i loro morti mentre uscivano dal complesso scolastico, e la polizia mi ha detto lo stesso», rivela un operatore umanitario del JDPC alla CNA. Come ben riporta il collega dell’agenzia, lo stato di Benue ospita da tempo ormai circa 2 milioni di sfollati che non possono vivere nelle loro originarie terre agricole perché temono di essere uccisi da un momento all’altro da Boko Haram, altre milizie islamiste, predoni e in generale intolleranti della fede cristiana.