PASQUA 2021, LA DIFFERENZA TRA QUELLA CRISTIANA E EBRAICA

La Pasqua nella tradizione cristiana è una delle solennità più importanti dell’interno anno liturgico. Si tratta di una festività mobile, che ogni anno cade in un giorno diverso nell’anno. Quest’anno verrà celebrata il 4 aprile. A causa delle restrizioni dovute alla pandemia da Covid -19 molti dei consueti riti non sono stati celebrati per evitare la diffusione del virus. Quando si parla di Pasqua, bisogna precisare innanzitutto a quale religione si fa riferimento. Anche nella religione ebraica si festeggia la Pasqua, ma con un significato completamente diverso: in quella ebraica, infatti, viene ricordata la liberazione degli schiavi dalla terra di Egitto e la loro fuga verso la Terra Santa.



Nella Pasqua Cristiana, invece, si celebra la Risurrezione di Cristo, figlio di Dio e dell’Uomo, e la nascita della nuova alleanza tra Dio e gli umani. Tra le due solennità ci sono però molte affinità, la Pasqua Cristiana affonda le sue radici in quella Ebraica, prendendone i simboli ma dotandoli di nuovi significati. Un esempio su tutti è rappresentato dall’agnello. Nel racconto dell’Antico Testamento, Dio comanda all’uomo di sacrificare un agnello e con il sangue di esso contrassegnare le porte degli ebrei, per salvarli così dalla morte. Nella Pasqua Cristiana, invece, l’agnello di Dio è proprio Gesù: il padre è disposto a sacrificare il suo stesso figlio per la salvezza dell’uomo.



Pasqua, il significato deriva dall’ebraico

Anche la parola Pasqua deriva proprio dalla parola ebraica pesach che significa letteralmente andare oltre. Andare oltre la morte, che per gli ebrei significava che lo spirito di Dio andasse oltre le loro porte, risparmiando la vita dei loro figli, mentre per i cristiani significa andare oltre la morte stessa, per ritornare alla vita. La Pasqua è il giorno più importante della Settimana Santa, che inizia con l’arrivo di Gesù a Gerusalemme, con il suo arresto, la condanna, la morte in croce e la deposizione nel sepolcro. Dopo essere disceso negli inferi però, Gesù vince sulla morte e sul male e la sua anima può fare ritorno al corpo che giace nel sepolcro. È questo il mistero della Pasqua: una risurrezione che non è solo nello spirito ma anche nel corpo. Le donne che tornarono alla tomba di Cristo per terminare i preparativi per la sepoltura, trovarono infatti la pietra che chiudeva il sepolcro spostata. Una volta entrate non trovarono il corpo ma videro due uomini con abiti sfolgoranti che dissero loro di non cercare Gesù tra i morti, perché lui era vivo. Le donne allora corrono a raccontare a tutti la risurrezione del loro Salvatore. Tre giorni dopo la sua morte, Gesù ritorna e con lui la luce che può rischiarare il mondo. La celebrazione del giorno di Pasqua è preceduta da un lungo periodo di penitenza e purificazione, caratterizzato da digiuno e da astinenza (Quaresima). Tutto termina oggi e vengono dismessi i colori liturgici viola e le Chiese si riempiono di bianco, il colore della rinascita. Proprio la rinascita è alla base di una consuetudine molto popolare. In occasione della Pasqua, oggi, si regalano delle uova di cioccolato. Si tratta di una tradizione recente ma derivata da una più antica: in passato infatti venivano regalate delle uova vere, simbolo di rinascita e di nuova vita.



Il Patrono di Cherasco

A Cherasco, in Piemonte, si festeggia come patrono Cristo Risorto, proprio in occasione della Pasqua. Ci sono anche altre tradizioni legate a questo giorno, ad esempio a Teggiano, in Campania, i figli iniziano la giornata di Pasqua baciando i piedi dei genitori come richiesta di perdono. In Abruzzo, invece, secondo la tradizione contadina, era prassi aggiungere ai cibi dell’acqua benedetta.