Il giorno 9 aprile 2023 si celebra la Santa Pasqua di Risurrezione. La Domenica di Pasqua è il giorno più sacro dell’anno per i Cristiani. I primi cristiani celebravano la Risurrezione di Gesù durante o in prossimità della Pasqua ebraica. A causa dell’uso di diversi sistemi di calendario nel corso degli anni, le date della Pasqua e della Pasqua ebraica non sono le stesse. Nelle chiese occidentali, la Pasqua viene ora celebrata la prima domenica dopo la luna piena, dopo l’equinozio di primavera. Per questo motivo, a causa della data del primo plenilunio, la data della Pasqua cristiana è variabile, può quindi essere alta o bassa. Ogni anno il sacerdote annuncia ai fedeli la data della Pasqua al termine della lettura del Vangelo il giorno dell’Epifania.
Tradizionalmente la Risurrezione di Cristo viene celebrata e annunciata o durante la Veglia Pasquale, che si celebra la sera del Sabato Santo o la domenica stessa.



La Pasqua sta a significare che Gesù ha davvero vinto la morte, è veramente risorto. La risurrezione di Gesù Cristo significa vita eterna per tutti coloro che credono in lui. La risurrezione di Gesù Cristo dai morti è il cuore del Vangelo cristiano. San Paolo dice che senza la risurrezione di Cristo dai morti, la nostra predicazione e la nostra speranza non avrebbero fondamento e sarebbero vane. Gli apostoli di Cristo sarebbero rimasti un gruppo nascosto per paura dei Giudei. Erano completamente senza speranza finché non incontrarono il Cristo risorto e come racconta Giovanni, toccarono le ferite dei chiodi e della lancia di Cristo e mangiarono e bevvero con Lui.



La domenica di Pasqua, al termine della Messa, il Papa si affaccia su Piazza San Pietro e dà alla folla riunita e a chi segue tramite i diversi mezzi di comunicazione, la Benedizione Urbi et Orbi, conferendo anche l’indulgenza plenaria, ossia l’assoluzione da tutti i peccati.

Pasqua, la Risurrezione di Gesù nel Vangelo e l’annuncio dato dalle donne

I Vangeli concordano tutti nel raccontare la Risurrezione di Gesù. Alla sera del venerdì, un soldato per accertarsi che Gesù fosse veramente morto, gli trapassò il cuore con una lancia. Giuseppe d’Arimatea, chiese a Pilato di recuperare il corpo di Gesù per la sepoltura. La sua richiesta fu accettata e Gesù fu avvolto in una sindone con aromi e lo deposto in un sepolcro scavato nella viva pietra. Il giorno dopo i Principi dei Sacerdoti, così si legge nel Vangelo di Matteo, chiesero a Pilato di custodire il sepolcro per tre giorni. Si ricordarono che Gesù disse, che il terzo giorno dalla sua morte sarebbe risuscitato e temevano che i suoi discepoli avrebbero rapinato il corpo per poi dire che il loro maestro fosse risorto. Pilato acconsentì e mise a guardia del sepolcro alcuni soldati. La mattina del terzo giorno, si sentì un gran terremoto. Un angelo scese dal cielo, tolse la pietra che chiudeva l’entrata del sepolcro e vi sedette sopra. Come aveva promesso, Gesù era risorto. Le guardie spaventate caddero svenute a terra, quando ripresero i sensi corsero dai Principi dei Sacerdoti per raccontare quanto avevano visto, ma questi li pagarono per andare in giro a raccontare che il corpo di Gesù era stato prelevato dai suoi discepoli e portato via.



Al mattino presto Maria Maddalena e l’altra Maria si diresse al sepolcro, ma trovarono la pietra rimossa e il corpo di Gesù assente. Mentre si chiedevano che cosa stava a significare tutto questo, l’angelo disse: “Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: “È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete”. Ecco, io ve l’ho detto”. E le due donne corsero ad annunciare la Risurrezione di Gesù.

I Santi e i Beati del 9 aprile

Il 9 aprile oltre alla Risurrezione di Cristo, la Chiesa Cattolica celebra altri santi: San Demetrio di Tessalonica martire, San Massimo vescovo, Santa Mariam Thresia, Santa Casilda di Toledo, Sant’Edesio martire, Beato Antonio Pavoni martire domenicano. San Massimo, visse nel III secolo, vescovo di Alessandria e Papa della Chiesa copta, fu lui ad esiliare l’eretico Paolo di Samosata dall’Egitto. San Massimo fu il successore di San Dionigi, con il quale condivise anche l’esilio.