ORIGINI DELLA PASQUA: LA FESTA EBRAICA E QUELLA CRISTIANA
Con il termine Pasqua si indicano due feste molto diverse tra loro, una ebraica e l’altra cristiana. Quella più antica è la prima, con cui si celebra la liberazione del popolo di Mosè dalla schiavitù in Egitto e viene celebrata in occasione del primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera. Quella cristiana, invece, festeggia la Resurrezione di Cristo e la data cambia ogni anno. La Pasqua è il culmine del Triduo pasquale, fulcro dell’anno liturgico. Dunque, è la festa più solenne della religione cristiana che prosegue con l’Ottava di Pasqua e con il tempo liturgico di Pasqua, includendo la festività dell’Ascensione, fino alla solennità della Pentecoste.
Infatti, dal punto di vista teologico, la Pasqua odierna racchiude tutto il mistero cristiano: la Passione, con Cristo che si è immolato per l’uomo, liberandolo dal peccato originale, e la Resurrezione, con cui ha vinto sul mondo e sulla morte, mostrando all’uomo il suo destino e il risveglio alla vera vita.
I DIVERSI SIGNIFICATI DELLA PASQUA
Nella Pasqua cristiana sono ripresi i significati di quella ebraica, anche se con importanti cambiamenti che le conferiscono un volto nuovo. Secondo le Sacre Scritture, Gesù è morto in croce nel venerdì precedente la festa ebraica, che quell’anno cadeva di sabato, ed è risorto il giorno successivo, in seguito chiamato domenica. Il fatto che Gesù sia risorto nel primo giorno della settimana ebraica apparve doppiamente simbolico: in questo giorno Dio aveva creato l’universo e ora nello stesso giorno aveva inizio una nuova creazione.
Le celebrazioni della Pasqua iniziano la domenica precedente per ricordare l’ingresso trionfante di Gesù a Gerusalemme. Comincia così la Settimana Santa, caratterizzata da vari riti: il giovedì ricorda la ricorrenza dell’Ultima Cena, il Venerdì Santo è il giorno della Via Crucis, mentre il sabato le campane annunciano la Resurrezione e la domenica si rompe la Quaresima, quindi segue il Lunedì dell’Angelo per ricordare l’incontro tra il messaggero e le donne giunte al sepolcro vuoto.
TRADIZIONI E SIMBOLI DELLA FESTA DI PASQUA
La festa di Pasqua non ha solo radicate ragioni religiose, ma è legata anche al risveglio della natura. Questa festa ha avuto risonanze agresti, infatti c’è un’antica celebrazione con cui si festeggiava l’arrivo della primavera con offerte di ringraziamento, come le primizie del campo e dell’orto, sacrifici di agnelli, la cui carne veniva consumata con un pasto rituale. Non a caso oggi come in passato sulla tavola si ritrova il grano, tramutato in pane, uova e agnello, che sono alimenti irrinunciabili e tipici della Pasqua.
Quali sono le tradizioni della Pasqua? C’è quella di consumare l’agnello, che con il cristianesimo è simbolo di Cristo stesso e del suo sacrificio che ha valore di redenzione. C’è poi quella di decorare le uova, che risale ai primi cristiani che le coloravano di rosso per ricordare il sangue di Cristo o con croci e altri simboli. Le uova sono da sempre simbolo di vita e rinascita. C’è poi la colomba, con cui termina il pranzo di Pasqua nelle case delle famiglie italiane. Ma la Pasqua è in primis una festa caratterizzata da processioni e rituali religiosi molto sentiti. Ad esempio, nel Venerdì Santo ci sono rievocazioni in costume della Passione di Cristo.