Nella Domenica di Pasqua i cristiani festeggiano la Resurrezione di Gesù Cristo, risorto al terzo giorno come lui stesso indicò un giorno in Galilea. La Pasqua arriva nel giorno seguente al Sabato Santo, quando si commemora Gesù nel sepolcro tra silenzio e riflessione. Il Vangelo riferisce che Ponzio Pilato aveva assegnato alcune guardie a difesa del sepolcro, così da impedire agli apostoli di rapire il corpo di Gesù avvolto nel telo (oggi identificato con la sacra Sindone) per poi professare ai fedeli la sua resurrezione. Sempre stando al racconto del Vangelo, alla mattina della Domenica Santa l’area del monte Golgota fu scossa da un violento terremoto. Le guardie, cadute nel frattempo a terra, videro un angelo scendere dal cielo e rimuovere la pietra con cui era stato sigillato il sepolcro dopo la sepoltura.



Quest’ultimo era adesso vuoto, segno della resurrezione di Gesù. Arrivano quindi le donne che avevano seguito il Figlio di Dio fin dalla Galilea. Non vedendo più il corpo nel sepolcro, restarono per un momento spiazzate, fino a quando l’angelo non le invitò a non cercare colui che è vivo. Loro stesse erano state testimoni in Galilea delle parole del Cristo, che un giorno profetizzò la sua morte in croce e resurrezione. A questo annuncio, Salome, Maria di Cleofa e Maria di Magdala iniziarono a correre incontro i discepoli, per dare loro la lieta notizia. I primi ad arrivare al Sepolcro furono Pietro e Giovanni: entrambi si resero subito conto che Gesù era davvero risorto.

Leggi anche