Omicidio di Pasquale Apicella: le condanne emesse in primo grado a carico dei tre rom imputati del delitto del poliziotto, ucciso a Napoli nell’aprile 2020, sabbero state confermate in appello. Lo riporta Il Mattino. La sentenza della Corte d’Assise d’appello sarebbe stata emessa poche ore fa e vedrebbe condannati Fabricio Hadzovic, 41 anni, Admir Hadzovic, 28 anni, e Igor Adzovic, 40 anni, alle seguenti pene: 26 anni di reclusione al primo, 18 anni agli altri due. Nel giugno 2021 la Corte d’Assise aveva disposto una condanna di pari entità. Il quarto membro della banda di presunti rapinatori in azione il giorno in cui Pasquale Apicella fu ucciso, riporta lo stesso quotidiano, sarebbe stato condannato a 6 anni di carcere all’esito del processo celebrato a suo carico con la formula del rito abbreviato.
Pasquale Apicella, agente di polizia 37enne all’epoca in servizio a Secondigliano, morì la notte del 27 aprile 2020 quando, durante un inseguimento per impedire la fuga dei tre che, poco prima, avrebbero tentato di assaltare un bancomat, la volante su cui viaggiava con un collega sarebbe stata centrata in pieno dall’auto usata dai malviventi per far perdere le loro tracce. Secondo l’accusa, gli imputati avrebbero usato il loro veicolo come un’arma per scagliarsi contro il mezzo dei poliziotti e riuscire a seminarli. Pasquale Apicella, Lino come tutti lo conoscevano, sarebbe morto sul colpo.
Pasquale Apicella ucciso a Napoli: il processo a carico dei presunti rapinatori
Dopo la morte di Pasquale Apicella, quattro presunti rapinatori sarebbero finiti a processo. Uno di loro condannato a 6 anni con rito abbreviato (non sarebbe stato a bordo del mezzo poi schiantatosi contro quello degli agenti) e gli altri, giunti a sentenza d’appello poche ore fa con la conferma di quanto disposto in primo grado, condannati a pene che vanno dai 18 ai 26 anni di reclusione. Nel giugno 2021, la Corte d’Assise di Napoli li aveva ritenuti colpevoli di omicidio volontario e il secondo grado avrebbe confermato l’esito.
Fabricio Hadzovic, Admir Hadzovic e Igor Adzovic si sarebbero visti così confermare le condanne in appello. Per seminare la Polizia, intenta a impedire la loro fuga dopo il tentato assalto a un Bancomat del capoluogo campano, secondo l’accusa il 27 aprile 2020 avrebbero usato la loro Audi come un’arma, scagliandosi a tutta velocità contro la “pantera” su cui viaggiavano Apicella, poi morto sul colpo, e un collega che sarebbe rimasto ferito nel violento scontro. Due dei presunti rapinatori sarebbero rimasti feriti nello schianto e fermati nell’immediatezza, gli altri della banda sarebbero stati rintracciati successivamente e tutti sarebbero poi finiti a processo.