Pasquale Bacco, medico per due anni leader dei no vax, si è pentito e ha deciso di fare retromarcia, chiedendo scusa per i suoi comportamenti e le parole asserite. Oggi, ai microfoni di “Italia Sì”, il professore ha chiarito che, in senso descrittivo, “i no vax sono una vera e propria setta. Io ci sono caduto dentro, anche se avevo gli elementi culturali per trasmettere questo messaggio e fare capire il confronto col vaccino, che oggi sappiamo essere l’unica vera ancora di salvezza. Ho invitato le persone a baciarsi, abbracciarsi, a fare l’amore… Dopo avere visto certe cose, la mia coscienza mi ha divorato. Mi sono reso conto che tutto quello che avevamo visto nell’anno precedente era profondamente cambiato”.



In seguito, ha aggiunto: Vedere ragazzi che muoiono soffocati ti fa un attimo rivalutare il tutto. Noi abbiamo mandato messaggi pericolosissimi, invitando persone a fare cose sbagliate. Io ho sulla coscienza molte persone, che hanno commesso a causa mia errori per loro fatali. Convivo malissimo con questa situazione, infatti ho accettato la sospensione dall’ordine dei medici. I no vax mi vedono come un traditore. Sono salito sul palco e ho detto loro che avevamo sbagliato tutto, sono stato minacciato”.



PASQUALE BACCO: “NON DOBBIAMO MAI SCORDARCI CHI SIAMO”

Il dottor Pasquale Bacco ha poi affermato di essersi profondamente vergognato per i suoi atteggiamenti e per essere arrivato a modificare idea soltanto quando è stato fatto entrare in una terapia intensiva, dove c’erano persone che morivano di Covid, tra cui un ragazzo che aveva sul suo telefonino i video nei quali proprio lui denigrava i vaccini e diceva che erano acqua di fogna.

“Chiedere perdono non serve a nulla. Mi sentivo idolatrato, mi sentivo una specie di Dio. L’impatto con la realtà nosocomiale mi ha destato da quel mondo isolato nel quale mi ero rifugiato. Era tutto sbagliato, quello che voglio dire oggi è di svegliarsi da questa situazione e di vaccinarsi. Non dobbiamo credere ai complotti, ai poteri forti. Non dobbiamo mai scordarci chi siamo. Siamo persone che devono credere nella scienza e nessuno ci vuole uccidere”, ha concluso Pasquale Bacco.