Pasquale Tridico, 48enne ex numero uno dell’Inps, ha annunciato la sua candidata con il Movimento 5 Stelle in Europa, come capolista al Sud. Obiettivo, unirsi al Pd per far «fronte comune per un’alternativa di governo alle destre», racconta in un’intervista esclusiva a Repubblica. Tridico aggiunge: «Sì, ho accettato la proposta di Conte, sarò capolista nel collegio del Sud. Sono contento e emozionato. È il mio il battesimo politico».



E ancora: «Intanto mi candido come indipendente e ho accettato di guidare la scuola di formazione politica del Movimento, poi si vedrà…». Il giornalista fa notare le divergenze in corso da tempo fra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, ma Tridico ribatte: «Lo dico sinceramente, io sono sicuro che questa possibilità ci sia. I temi convergenti sono tanti, soprattutto sull’economia. Del resto mi sembra che in Sardegna si sia raggiunto l’accordo, così come in Umbria. L’ottimismo della volontà? Ma no, l’importante è lasciare stare il passato, con tutte le sue differenze. Se parliamo della prospettiva futura si troveranno molto più convergenze e spianeremo la strada spianata per creare un fronte comune contro questa destra».



PASQUALE TRIDICO: “MI CANDIDO IN EUROPA CON I 5S. PUNTI IN COMUNE COL PD? L’ECONOMIA”

Ma su cosa si può basare quindi questo nuovo accordo? Tridico spiega: «Parlo del mio campo, l’economia. Crediamo tutti che la crescita sia legata alla lotta alle diseguaglianze. Storicamente le società europee avanzate sono cresciute perché la classe media aumentava continuamente i salari e si riduceva il gap di diseguaglianza. Oggi accade l’opposto: secondo Banca d’Italia il 5% della società ha aumentato negl ultimi anni la sua a quota di reddito dal 40 al 47%, mentre il 50% della società ha visto una diminuzione della ricchezza dall’8 al 7%. Questo non solo è intollerabile sul piano morale, ma comprime i consumi, porta a una scarsa crescita e alla stagnazione».



E ancora: «Ridurre la povertà e far ripartire i salari serve anche a creare ricchezza. L’obiettivo principale di una classe politica progressista deve essere proprio quello di riattivare la crescita riducendo le diseguaglianze. E su questo penso che Pd e Cinque Stelle abbiano tutte le carte in regola per marciare nella stessa direzione», e poi una battaglia tutta europea: «La battaglia per il salario minimo va riproposta all’Ue con l’idea di un reddito di cittadinanza europeo», conclude Tridico.