Il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, è stato intervistato stamane dal programma di Canale 5, Mattino 5. Si parla ovviamente di pensioni e il conduttore, Francesco Vecchi, incalza l’ospite sugli stipendi molto bassi in Italia, soprattutto per i giovani: “Ha toccato un tema di vitale importanza e di grande attualità – spiega Tridico – non tutti immediatamente realizzano che i salari bassi comportano una pensione bassa con il sistema contributivo in cui siamo, quindi non riuscire ad avere un accordo, un consenso, sul fatto che non possono esistere lavoratori poveri”.
“Quindi l’introduzione necessaria – ha proseguito Tridico – anche di una forma di salario minimo legale, visto che per molti questo è un miraggio dovuto alla pirateria dei contratti, ai contratti non rappresentativi, è assolutamente necessario tanto più quanto proiettiamo questi salari nel futuro con le pensioni. Quindi avere oggi salari bassi vuol dire che domani lo stato dovrà finanziare e integrare in qualche modo le pensioni del futuro, in futuro avremo pensioni basse e i soldi bisognerà trovarli in qualche modo”.
PASQUALE TRIDICO E LA RIFORMA DELLE PENSIONI: “67 ANNI L’ETA’ GIUSTA”
Sulla riforma delle pensioni proposta dallo stesso Tridico, con un pensionamento a 67 anni, spiega: “E’ insostenibile mandare tutti gli italiani in pensione a 62 anni, la mia proposta riesce a dare in qualche modo tutto nell’età prevista, cioè a 67 anni, e se vuoi andare prima in pensione ti prendi soltanto la parte contributiva e introduce anche un principio di equità quindi a mio parere si potrebbero trovare anche delle convergenze visto che questo è un tema molto difficile, spinoso, su cui ci sono opinioni diverse”.
“Al contrario di altre proposte – ha continuato – questa mia proposta scaglionerebbe soltanto nel tempo i due regimi, a distanza di 3 o 4 anni l’uno dall’altro, ma darebbe tutto al pensionato e in questo modo un pensionato che è la principale preoccupazione dei sindacati, non perderebbe nulla nel caso in cui anticipa, del resto si fa già così ad esempio col Tfr”. Infine, sui rincari energetici Tridico spiega: “Io penso che questa sia una fiammata, quindi provvisoria, e riguardai essenzialmente i prodotti energetici e c’è anche un effetto sul pensionato ma se provvisorio non è necessario un intervento dello stato”.