Pasqualino Maione, ex di Amici, tuona contro Rudy Zerbi: “Per colpa sua non ho vinto Amici”
Pasqualino Maione è stato uno dei concorrenti dell’edizione di Amici del 2007/2008, la stessa alla quale partecipò Marco Carta, che poi vinse. Pasqualino arrivò invece al terzo posto, eppure, a suo dire, avrebbe potuto essere lui al posto di Carta se non fosse stato per uno dei professori: Rudy Zerbi. È proprio indirizzata a lui la lunga lettera pubblicata attraverso le pagine del settimanale DiPiù, nella quale l’ex allievo di Amici lancia pesanti bordate al suo ex prof.
“Per i pregiudizi di Zerbi io non ho vinto quell’edizione!” ha tuonato Maione, secondo cui il prof non premierebbe il talento: “Ho il sospetto che lei, invece, cerchi solo qualche successo commerciale, qualcuno capace di cantare ritornelli orecchiabili e io, in qualche modo, ne ho pagato le conseguenze”, la sua accusa.
Pasqualino Maione: “Dopo Amici non è stato facile continuare a fare il cantante”
Per Pasqualino Maione anche la severità di Zerbi risulterebbe spesso eccessiva, tanto da scrivergli: “Tutti se la prendono con Alessandra Celentano, che considerano la cattiva del talent, ma il vero cattivo in realtà è lei!” L’ex allievo ha dunque ricordato la sua finale: “Nel 2008 quella finale di Amici tanto attesa e sognata per un anno lei me l’ha rovinata con i suoi pregiudizi” ha detto a Rudy Zerbi, continuando: “Vedo che lei di anno in anno sceglie le sue vittime”. Il riferimento è, per quest’anno, a Holy Francisco: secondo Maione ancora una volta sarebbe stato Rudy la ragione della sua eliminazione da Amici 23.
Una volta finito il talent, per Pasqualino non è stato semplice continuare nel mondo della musica: “Ho resistito fino al 2020, poi non è stato facile continuare a fare questo lavoro e, quando vedevo ormai poche prospettive, ho iniziato a fare il collaboratore scolastico”, ha spiegato. Infine ha raccontato la sua battaglia per la vita: “Ho lottato contro una meningite da virus che mi ha colpito il cervello e il sistema nervoso e successivamente l’infezione è arrivata al cervelletto”.