Un pass per gli spostamenti tra regioni inserite in zona “non gialla”: è quanto ha annunciato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel corso della conferenza stampa andata in scena nel pomeriggio di oggi, venerdì 16 aprile 2021, mediante la quale sono stati annunciati i provvedimenti e i primi allentamenti che riguarderanno determinate aree e settori dell’economica italiana a decorrere dal prossimo 26 aprile. In particolare, l’ex numero uno della Banca Centrale Europea si è soffermato sul capitolo connesso alla mobilità tra regioni, fornendo alcune precisazioni importanti.



Quali? Innanzitutto, a decorrere dal mese di maggio gli spostamenti tra le regioni inserite in fascia gialla saranno liberi, mentre i movimenti da e verso territori di tonalità cromatica differente servirà appunto il famoso pass, sul quale si è creata un po’ di confusione nei minuti immediatamente successivi alle dichiarazioni del presidente. A chi spetta questa certificazione e come la si può ottenere? Quesiti legittimi, che hanno trovato una risposta certa con il passare dei minuti, contribuendo a fare chiarezza su una questione a dir poco determinante per il nostro Paese, anche e soprattutto in termini turistici.



PASS PER SPOSTAMENTI TRA REGIONI: CHI NE HA DIRITTO?

Il pass per gli spostamenti tra regioni di colore diverso dal giallo potrà essere rilasciato soltanto a una determinata e precisa categoria di persone: i vaccinati. Infatti, soltanto chi sarà in grado di dimostrare di avere effettuato il vaccino contro il Coronavirus, di avere un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti o di essere stati affetti da Covid-19 ed essere guariti. Questo, come spiegato da fonti di Palazzo Chigi, è il modello, mutuato dall’Europa, che il Belpaese ha inteso adottare per lasciare libero il passaggio tra regioni di colore diverso dal giallo, anche e soprattutto in vista dell’estate, stagione determinante per il turismo e per l’economia della nostra nazione, già messa a dura prova in questi difficili mesi dal virus. Così facendo, anche in quei luoghi nei quali non si hanno contagi bassi, si potrà andare in vacanza e questo non potrà che generare ricadute positive sulle attività ricettive.

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