I pm hanno sequestrato nella giornata di ieri un tratto di rotaie fra Dateo e Porta Vittoria, del passante ferroviario a Milano. Come riferisce il Corriere della Sera, l’azione da parte della procura meneghina si è resa necessaria in quanto centinaia di metri di rotaie, in quella zona del capoluogo lombardo, risultano essere “frastagliate”, di conseguenza la pubblico ministero, Maura Ripamonti, del dipartimento «ambiente, salute, sicurezza, lavoro» ha aperto un’inchiesta a carico di ignoti e l’ipotesi di reato è quella di «pericolo di disastro ferroviario».
Stando a quanto fatto sapere dall’agenzia Ansa il provvedimento non impedisce comunque la circolazione dei treni, tra l’altro già sospesa da sabato 23 luglio in cinque linee (S1, S2, S5, S6 e S13), ma servirà agli inquirenti per capire lo stato dei binari, compiendo accertamenti anche attraverso delle scansioni. Nella serata di domenica era stata Trenord a comunicare che un tratto della rotaia incriminata risultava essere «fortemente usurata» e la «frastagliatura», provocherebbe un «anomalo consumo» del bordino delle ruote del treno che la stessa Trenord ha poi quantificato in «100 volte superiore». Il problema aveva obbligato l’azienda a ritirare dal servizio ben 36 treni, tutti in manutenzione nei depositi di Milano Fiorenza e Novate Milanese, e obbligati a passare dal tornio per sistema il profilo delle ruote.
PASSANTE FERROVIARIO MILANO CHIUSO: ATTESO OGGI INCONTRO TRENORD-RFI
«Nelle ultime settimane — aveva spiegato Trenord, come riferisce il quotidiano di via Solferino — si era registrato un consumo fino a 100 volte superiore rispetto al normale, con riduzione dello spessore dei bordi di 1 millimetro ogni mille km invece di 1 millimetro ogni 80mila km» .In seguito era intervenuta anche Rfi, spiegando: «dopo i rilevi tecnici fatti anche congiuntamente con Trenord e con evoluti mezzi diagnostici, non risulta alcuna evidenza di anomalie all’infrastruttura che ne compromettano la sicurezza o siano cause di consumi eccessivi dei bordini delle ruote».
Annunciando poi di «procedere a ulteriori controlli e verifiche. Qualora ne emergesse la necessità, interverremo prontamente a servizio delle imprese di trasporto e dei passeggeri». Nella giornata di oggi è previsto un incontro fra le due parti per capire come procedere e fare chiarezza: «Una volta intervenuti sull’infrastruttura — sono le parole dell’assessora regionale ai Trasporti Claudia Maria Terzi — bisogna considerare i tempi di manutenzione dei treni che sono, in questo momento, piuttosto lunghi».