Arriva una importante novità per tutti coloro che volessero fare il passaporto nei prossimi mesi: da dicembre 2023 il documento per recarsi nei paesi extra Ue, a cominciare ad esempio dal Regno Unito, si potrà fare anche negli uffici postali, dopo di che da febbraio presso l’Agenzia delle Entrate. A darne notizia è Il Sole 24 Ore esternando il Progetto Polis che riguarda alcuni comuni con meno di 15mila abitanti. «Al momento – le parole del condirettore generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco stiamo già erogando servizi dell’Inps, certificati anagrafici e giudiziari. A partire da dicembre anche l’ufficio postale potrà erogare il passaporto, mentre da febbraio rilasceremo le carte di identità elettroniche e i servizi dell’Agenzia delle Entrate».
Il progetto Polis, sta continuando in maniera spedita anche nell’obiettivo di costituire la più grande rete nazionale di aree di coworking, ben 250 siti messi a disposizione da Poste Italiane in tutto il Paese: «Vogliamo dare a persone, aziende e professionisti l’opportunità di usare questi spazi – aggiunge Lasco – questi spazi non saranno solo nelle grandi città dove i player del settore sono già presenti ma soprattutto nelle realtà medio-piccole, per contribuire allo sviluppo sociale ed economico di tutto il Paese».
PASSAPORTO NELLE POSTE ITALIANE, PROGETTO POLIS FINANZIATO PER 800 MILIONI DI EURO
Per contribuire alla realizzazione del Progetto Polis, che coinvolte circa 7.000 Uffici postali in centri che, ripetiamo, hanno meno di 15mila abitanti, sono stati messi a disposizione con risorse del piano complementare al PNRR (Decreto Legge n. 59/2021) 800 milioni di euro di cui circa 400 milioni a carico di Poste Italiane.
Di fatto l’azienda investe un euro ogni due finanziati e il periodo di investimento è quello che va dal 2022 al 2026. Nei Comuni con meno di 15mila abitanti facenti parte del progetto, verranno realizzati gli Uffici Polis, degli sportelli unici per i servizi della Pubblica Amministrazione, con l’aggiunta dei sopracitati spazi di coworking con l’obiettivo anche di valorizzare il patrimonio immobiliare di Poste Italiane.