Chi vuole ottenere diventare un cittadino tedesco e ottenere il passaporto, dovrà riconoscere Israele, dichiarandosi quindi fedele ai valori democratici dello stato di Tel Aviv. Lo ha stabilito, come si legge su Today, il cancelliere Olaf Scholz, decisione presa a seguito del preoccupante successo del partito di estrema destra Afd durante le recenti elezioni, e tenendo conto anche dei numerosi scontri, ma anche di aggressioni a volte violente, avvenuti sul territorio tedesco da quando è scoppiata la guerra in Medioriente, 9 mesi fa.



Per ottenere il passaporto tedesco è necessario sostenere dei test linguistici e culturali, così come avviene in numerose altre nazioni del mondo, e ora si è aggiunto anche l’ulteriore requisito del riconoscimento dello stato di Israele. Nel dettaglio, come fatto sapere da Nancy Faese, ministra dell’interno, sono state aggiunte delle domande inerenti l’antisemitismo, nonché il diritto di Israele di esistere, e infine, sulla vita ebraica in Germania.



PASSAPORTO TEDESCO, PER OTTENERLO SERVIRÀ GIURARE FEDELTÀ A ISRAELE, INASPRITE LEGGI SULLE ESPULSIONI

Di fatto chi vorrà ottenere il passaporto tedesco dovrà dimostrare, oltre alla fedeltà ad Israele, il proprio sostegno all’uguaglianza di genere e alla democrazia, ma anche rispondere a domande inerenti i nazisti e i crimini notoriamente commessi in occasione della seconda guerra mondiale, proprio ai danni del popolo ebraico.

Nel contempo il governo tedesco ha deciso di rendere più rigide le regole riguardanti le espulsioni dalla Germania, precisando che in futuro chiunque sosterrà o glorificherà atti terroristici, potrà essere rispedito nel proprio Paese in maniera molto più semplice. Un vero e proprio pugno duro quello del governo di Scholz visto che basterà solamente un “like” ad un post che inneggia al terrorismo per rischiare l’espulsione, e basterà l’approvazione di un solo atto terroristico per essere spedito lontano migliaia di chilometri dal territorio tedesco.



PASSAPORTO TEDESCO, PER OTTENERLO SERVIRÀ GIURARE FEDELTÀ A ISRAELE: IL COMMENTO DI HABECK

La decisione del governo Scholz giunge dopo i numerosi episodi di antisemitismo che si sono verificati negli ultimi tempi sul territorio tedesco, a cominciare dall’attentato di Mannheim, dove un poliziotto è stato attaccato da un musulmano, perdendo la vita lo scorso mese di maggio. Un atto dovuto alla luce della preoccupante escalation che si è vissuta in Germania dallo scorso 7 ottobre, da quando cioè Hamas ha deciso di attaccare Israele, scatenando poi la reazione di Netanyahu che sta continuando a bombardare a tappeto il popolo palestinese.

Numerose le reazioni alle novità normative introdotte sul passaporto tedesco e le più facili espulsioni, fra cui quella di Robert Habeck, il vice cancelliere, che ha valuto in maniera positiva il nuovo disegno di legge precisando che “È un grande risultato e una forza del nostro paese che le persone perseguitate possano trovare rifugio in Germania”, ribadendo che chiunque prenda in giro l’ordine liberale e nel contempo esulti per il terrorismo e gli omicidi, perderà il diritto di soggiorno. La chiosa di Habeck è netta: “L’Islam appartiene alla Germania, l’islamismo no”, parole che non ammettono repliche.