È un vero e proprio giallo quello che riguarda le patatine fritte nei fast food russi, con particolare riferimento alla catena “Vkusno i tochka” (“Delizioso e basta”), che ha rimpiazzato nel mese di giugno i punti vendita McDonald’s, chiusi quando la guerra contro l’Ucraina ha avuto inizio. Nei menù sono diventate introvabili le patatine fritte e le patate rustiche, versione leggermente più spessa dei classici “bastoncini” che popolano l’immaginario collettivo. La loro carenza, fanno sapere dall’azienda, si protrarrà sino all’autunno e questo, ovviamente, non ha reso felici i consumatori, ma neppure il governo.
Infatti, il Ministero dell’Agricoltura è intervenuto sulla questione e, facendo il verso alla denominazione della catena, ha assicurato che le patate “ci sono e basta”. Inoltre, ha aggiunto il dicastero moscovita, “il mercato russo è rifornito di patate, incluse le patate lavorate. Sta anche arrivando il nuovo raccolto, che esclude la possibilità di una scarsità del prodotto”.
PATATINE FRITTE INTROVABILI NEI FAST FOOD RUSSI, IL COMUNICATO DELL’AZIENDA: “NON CI SONO ALTERNATIVE”
Dal canto suo, l’azienda ha diramato un comunicato stampa teso ad annunciare e spiegare nel dettaglio l’assenza delle patatine fritte dal proprio menù. A riprenderlo e pubblicarlo è stata l’agenzia di stampa russa Tass. In esso si legge che “le patate giuste per produrre i piatti che accompagnano i burger sono introvabili. Nel 2021, il raccolto di questa varietà è andato male. In genere, le patate vengono acquistate da produttori locali, ma in questi mesi è anche impossibile importare patate da mercati che avrebbero potuto offrire una soluzione provvisoria. Quindi, non ci sono alternative. Niente patate fritte”.
A questo punto, le versioni dell’azienda e del Ministero dell’Agricoltura sono apertamente e marcatamente in contrasto fra di loro: quale delle due corrisponde alla verità? In attesa della soluzione del quesito, in Russia le patatine fritte sono diventate una chimera…