In Francia si fa strada l’idea di imporre controlli medici agli automobilisti. In uno studio Ifop, con tanto di sondaggio, il 59% degli intervistati si dice favorevole all’obbligo della visita medica per gli automobilisti europei. Il 70% è favorevole all’attuazione di tale misura solo per gli anziani. Aumenta anche la percentuale dei giovani automobilisti che lo vedono favorevolmente con il 79%. Solamente il 53% tra gli over 65 anni si dice invece d’accordo. Karima Delli, presidente della commissione Trasporti del Parlamento europeo, auspica l’adozione di una legge che renda obbligatorio il superamento di una visita medica per ottenere la patente di guida e il suo rinnovo ogni quindici anni, spiega Le Parisien.



“Vediamo che questa misura di buon senso non crea una divisione” secondo la politica. Misure simili esistono già in un certo numero di Paesi dell’UE, come Portogallo, Spagna e Italia. Clément Beaune, ex Ministro dei Trasporti, si è dichiarato contrario all’istituzione di una visita medica per gli autisti anziani. La misura potrebbe aiutare l’Europa nell’obiettivo che si è posta, di dimezzare il numero delle vittime della strada entro il 2030. Nel 2022, più di 20.000 persone hanno perso la vita in incidenti stradali e 160.000 sono rimaste ferite. L’Ue vuole raggiungere l’obiettivo “zero morti” nel 2050. “La mia unica bussola è questo obiettivo, quindi salvare vite umane”, spiega ancora Karima Delli.



Patente, in Francia più esami della vista e dell’udito per i guidatori?

La Francia sarà chiamata a votare mercoledì: il Paese avrebbe poi poco più di due anni per conformarsi alla legge europea. Un’implementazione che Karima Delli vuole “semplice e gratuita” e consisterebbe in esami della vista e dell’udito nonché test dei riflessi per gli automobilisti. “Spero che finalmente ci arriveremo. Sarò a Strasburgo per rappresentare tutte le vittime e penso di poter convincere i deputati europei”, spera Pauline Déroulède, campionessa di tennis su sedia a rotelle, alla quale è stata amputata la gamba sinistra dopo essere stata investita da un automobilista di 92 anni nel 2018. Il provvedimento, però, non convince tutti.



È “estremamente pesante” e “non avrà alcun effetto benefico”, secondo il dottor Philippe Lauwick, presidente dell’associazione Automobile Club Médicale de France, che riunisce medici approvati per il controllo dell’idoneità medica alla guida. “Ogni anno 1 milione di candidati prendono la patente. Con questa misura avremmo più di 3 milioni di visite mediche all’anno da effettuare” secondo l’esperto. Anche Jean-Jacques, pilota di 68 anni, è in disaccordo: “Il governo chiede uno shock di semplificazione amministrativa, parlando molto di norme limitanti. Imporre una visita medica significherebbe imporne una in più, deplora il normanno. Il rischio è che siano ancora di più le persone che guidano senza patente valida, per la mancanza di altre soluzioni per spostarsi”.