Come sarà il famoso patentino per i vaccinati Covid? Nel Lazio si è già al lavoro per mettere a punto un piano ed in merito, come riferisce Il Messaggero nell’edizione online, l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato ha già fatto intendere, attraverso una metafora, come sarà ed a cosa servirà in concreto il patentino Covid: “Chi ce l’ha entra in vasca, gli altri no. Un discrimine sano, a tutela della collettività, e che potrebbe essere utile a rilanciare i settori economici in crisi”. Il riferimento è a palestre, cinema e teatri che da mesi restano chiusi proprio per evitare la diffusione di contagi. Intanto proseguono gli interrogativi sul futuro “attestato” d’immunizzazione che riguarderà coloro che hanno già ottenuto il vaccino anti-Covid, compresa la dose di richiamo.



Nel Lazio non è prevista una card – come proposto in Campania dal governatore De Luca – ma tutto sarà gestito online, da computer o smartphone. Dalle prime indiscrezioni si apprende che da metà del prossimo mese il patentino si scaricherà sul fascicolo sanitario personale, sul sito LazioSalute o tramite apposita app che sarà presto lanciata. L’accesso avverrà come di consueto tramite Spid.



PATENTINO COVID NEL LAZIO: IL PIANO, PRIME INDISCREZIONI

A cosa servirà, concretamente, il patentino Covid secondo il piano messo a punto dalla Regione Lazio? Secondo chi sta seguendo la pratica – spiega sempre Il Messaggero – l’attestato potrà essere usato anche per  gli spostamenti fuori Regione. Dal momento che l’Italia continua ad essere divisa in colori, quando la campagna di vaccinazione diventerà di massa il patentino dovrebbe servire come “pass” per muoversi più liberamente in tutta Italia. Ma dovrebbe anche servire ad accedere ai vari settori del tempo libero, come evidenziato dallo stesso assessore D’Amato: Cinema, teatri, palestre. Se a livello governativo, o europeo, si opterà per un patentino, noi siamo pronti: potrebbe essere un discrimine positivo per regolare alcuni comparti”, dice. A sua detta questo strumento potrebbe diventare cruciale quando la campagna avrà raggiunto numeri importanti, forniture permettendo. “Per alcune rotte aeree, oggi vale la logica un biglietto-un tampone. Con il vaccino potrebbe accadere lo stesso per alcuni settori. Ora anche noi aspettiamo di capire cosa farà il governo”, ha concluso D’Amato. Sulla questione patentino Covid si era espresso nei giorni scorsi anche Domenico Arcuri, commissario all’emergenza che in attesa di una decisione definitiva aveva detto: “Penso che l’idea di un patentino vaccinale per rilanciare il ritorno alle attività al più presto non sia una cattiva idea”.

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