Le persone con patologie cardiache presentano spesso mutazioni nei vasi sanguigni del cervello che possono aumentare il rischio di ictus e di demenza, indipendentemente dal fatto che abbiano avuto o meno un evento cerebro-vascolare. Questo è quanto emerso da una ricerca condotta da Zien Zhou, del George Institute for Global Health (Australia), pubblicata da Neurology che apprendiamo da Quotidiano Sanità.
La meta-analisi è stata condotta dal gruppo di ricercatori su oltre 200 studi osservazionali, raccogliendo dati relativi a oltre 13mila persone, allo scopo di individuare infarto cerebrale silente (SBI) e malattia dei piccoli vasi cerebrali (CSVD) nelle persone con fibrillazione atriale, malattia coronarica, insufficienza cardiaca o cardiomiopatia, disturbi delle valvole cardiache e forame ovale pervio. Dai risultati è emerso che circa un terzo delle persone selezionate aveva una forma di infarto cerebrale silente, un quarto presentava piccole cavità di tessuto morto a livello cerebrale, due terzi presentavano lesioni della sostanza bianca, un altro quarto mostrava evidenze di micro-sanguinamenti asintomatici nel tessuto cerebrale e più della metà aveva atrofia cerebrale. La prevalenza di questi cambiamenti era sostanzialmente la stessa tra le persone con o senza ictus recente, e non vi erano apparenti differenze di genere.
PATOLOGIE CARDIACHE: RUOLO IMPORTANTE DELLA RECENTE RICERCA NEI TRATTAMENTI SANITARI DEI PAZIENTI
“Sebbene le persone con malattie cardiovascolari abbiano una probabilità due o tre volte più alta di avere cambiamenti a livello del sistema vascolare del cervello, spesso vengono trascurate e non sono sottoposte a esami di imaging di routine. L’identificazione di questi cambiamenti potrebbe svolgere un ruolo importante nella scelta dei trattamenti per questi pazienti”. Questo è quanto ha concluso Zien Zhou riguardo l’importante scoperta condotta sulle patologie cardiache.
I risultati di questa ricerca del resto assumono ancora maggiore importanza se consideriamo che cardiopatie e patologie cardiovascolari rappresentano la principale causa di mortalità al mondo. Nel corso degli anni, gli sforzi della ricerca hanno giocato un ruolo fondamentale nel promuovere una maggiore comprensione delle malattie cardiovascolari e degli ictus, nella prevenzione e nel loro trattamento, contribuendo a migliorare la salute cardiovascolare delle persone in tutto il mondo.