Sono in corso le riprese di “House of Gucci”, film diretto da Ridley Scott, ma non mancano le polemiche. Se Patrizia Reggiani non è soddisfatta più di tanto di Lady Gaga, Patricia Gucci si è scagliata contro la produzione. In un lungo post pubblicato sui social network, l’ultima rappresentante della terza dinastia dei Gucci ha criticato con toni durissimi quella che sembra essere la narrazione dell’epopea della famiglia. E, spiega il Corriere della Sera, si va verso azioni legali…



Patricia Gucci è la figlia di Aldo, tra i figli del fondatore e presidente della maison per 30 anni, e si è scagliata contro il film per aver descritto il padre, interpretato da Al Pacino, «come un minuscolo delinquente sovrappeso, quando in realtà era alto, magro e con gli occhi azzurri ed era la personificazione dell’eleganza, applaudito da reali, capi di stato e leggendarie star di Hollywood».



PATRICIA GUCCI CONTRO IL FILM

Nel corso del lungo post pubblicato su Facebook e su Instagram, Patricia Gucci ha sottolineato che Al Pacino è un attore noto per i suoi ruoli come gangster ne Il Padrino e come spacciatore in Scarface, film che hanno «stigmatizzato generazioni di italiani e latini». La figlia di Aldo Gucci ha rimarcato che la sceneggiatura del film di Ridley Scott è basata su un libro di una scrittrice che non ha mai incontrato il padre e che è perlopiù incentrato su Patrizia Reggiani e sul cugino Maurizio Gucci, reo quest’ultimo di «aver messo da parte suo zio in una scalata ostile prima di mandare all’aria l’attività». Per questo, ha aggiunto Patricia Gucci, «vederli glorificati dall’Olimpo di Hollywood e dall’acclamato regista Ridley Scott è incomprensibile».