Lutto oggi nel mondo della danza mondiale: all’età di 61 anni è morto a Parigi Patrick Dupond, stroncato da una breve malattia. Lo riferisce Repubblica.it ripercorrendo le gesta artistiche del grande ballerino e regista francese, considerato ètoile di raro talento a livello mondiale al punto da aver attirato l’interesse dei maggiori coreografi contemporanei. Classe 1959, nato nella capitale francese, Patrick Dupond si formò artisticamente presso la scuola di ballo dell’Opéra di Parigi per poi entrare a far parte della compagnia nel 1974, a soli 15 anni. Quattro anni più tardi divenne primo ballerino ed étoile nel 1980.
All’età di 17 anni aveva già ottenuto importanti riconoscimenti, vincendo la medaglia d’oro nella competizione internazionale di balletto in Bulgaria. Tra le sue collaborazioni non mancano nomi di ampio spessore nell’ambito della danza, tra cui Rudolf Nureyev, Maurice Béjart, Alvin Ailey, John Neumeier e Bob Wilson.
PATRICK DUPOND È MORTO: LUTTO NELLA DANZA MONDIALE
Tra le indimenticabili interpretazioni del ballerino Patrick Dupond ricordiamo quella dei balletti Il fantasma dell’Opera di Roland Petit (1980), La fille mal gardée di Heinz Spoerli (1981), Don Chisciotte di Marius Petipa. Tra il 1990 ed il 1995 ricoprì l’importante ruolo di direttore del balletto dell’Opéra di Parigi, compito precedentemente svolto da Nureyev. Il suo carattere forte emerse tutto nel 1997, quando iniziò ad entrare in contrasto con la nuova direzione dell’Opéra e fu licenziato. Stando alle sue stesse parole, la sua ‘cacciata’ fu dovuta alla sua “insubordinazione e la sua indisciplina”. Dupond accettò infatti di entrare nella giuria del Festival di Cannes pur senza il consenso dell’Opéra. Nel 2000, a causa di un grave incidente in auto che gli provocò varie fratture, i medici gli dissero che non avrebbe più potuto ballare. Dopo una lunga riabilitazione, tuttavia, grazie alla sua grande determinazione il ballerino tornò alla danza con un musical, nel 2003. Di recente aveva preso parte in vari talent in qualità di giurato.